2.54 DELLE URKE ETRUSCHE
rie, ma ancora alla Tav. A 2 delia serie Vidi questi etru-
schi monumenti, ove si vede che l'uno volge contro il
matricida il martello, l'altro la face.
L'immagine del tormento col martello ha molto dell'o-
rientale. Io ne ho le prove anche nei Turchi, i quali cre-
dono esser nascosti due spiriti atri liventi nel sepolcro in-
sieme col corpo dell'uomo estinto: quivi comandando ad
esso di assidersi, ed esaminata la di lui causa, se non tro-
vano in lui nessun delitto lo lascian riposare in pace, al-
rimenti percuotono a quello ambe le orecchie con un gros-
so martello, per cui si crede che il defonto getti orride
grida di dolore ». Le stesse Furie immaginate dai tragici
non ebbero martelli, ma bensì delle verghe, segni ben di-
chiarati di punizione 2.
Anche le faci sono state attribuite alle Furie quali stru-
menti di punizione dei colpevoli, come il già lodato Boet-
tiger 3 ce ne avverte per le testimonianze di Eschine, di
Cicerone e di altri antichi scrittori.
Ciò si trova in perfetto accordo con esser l'anime conse-
gnate in balia delle Furie, come dissi spiegando il b. ril.
num. 2 della Tav. XIV 4; alle quali Furie per opinione dei
mitograh erano consegnati i cattivi, onde subire per mez-
zo di esse le pene meritate dalla sregolata loro condotta
nel mondo 5. Chi ha presente la spiegazione di quella ta-
vola è in grado di bene intendere il significato ancor di
questa.
1 Pocockius, Noi. Misceli., p. 24*»
seq.
2 Yoies Boettiger, les Puries, p. 38.
3 Id. p. 46.
4 Ved. p. i4o,
5 Yed. p. i4i . e seg
J
rie, ma ancora alla Tav. A 2 delia serie Vidi questi etru-
schi monumenti, ove si vede che l'uno volge contro il
matricida il martello, l'altro la face.
L'immagine del tormento col martello ha molto dell'o-
rientale. Io ne ho le prove anche nei Turchi, i quali cre-
dono esser nascosti due spiriti atri liventi nel sepolcro in-
sieme col corpo dell'uomo estinto: quivi comandando ad
esso di assidersi, ed esaminata la di lui causa, se non tro-
vano in lui nessun delitto lo lascian riposare in pace, al-
rimenti percuotono a quello ambe le orecchie con un gros-
so martello, per cui si crede che il defonto getti orride
grida di dolore ». Le stesse Furie immaginate dai tragici
non ebbero martelli, ma bensì delle verghe, segni ben di-
chiarati di punizione 2.
Anche le faci sono state attribuite alle Furie quali stru-
menti di punizione dei colpevoli, come il già lodato Boet-
tiger 3 ce ne avverte per le testimonianze di Eschine, di
Cicerone e di altri antichi scrittori.
Ciò si trova in perfetto accordo con esser l'anime conse-
gnate in balia delle Furie, come dissi spiegando il b. ril.
num. 2 della Tav. XIV 4; alle quali Furie per opinione dei
mitograh erano consegnati i cattivi, onde subire per mez-
zo di esse le pene meritate dalla sregolata loro condotta
nel mondo 5. Chi ha presente la spiegazione di quella ta-
vola è in grado di bene intendere il significato ancor di
questa.
1 Pocockius, Noi. Misceli., p. 24*»
seq.
2 Yoies Boettiger, les Puries, p. 38.
3 Id. p. 46.
4 Ved. p. i4o,
5 Yed. p. i4i . e seg
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