'*u
* >o|ge\
f) lia
ti
Di
1 ' n
vi
«od
*;
1 ni
-
1 •' Nfc
D
: -' 'ilk:.
niooe i
-
TAVOLA XX Vili. 2^5
Una piccola differenza, che non voglio trascurar di av-
vertire, è nel vestiario dei due giovani equestri. Quello
del b. ril. alla Tav. XIV è vestito di tunica egualmente che
l'altro in Umetta di tufo espresso alla Tav. XV, ed un al-
tro pure alia Tav. XVIII; ma il presente eh' è scolpito in
alabastro, pietra più ricercata e pregevole, si vede chiuso
in un manto, come osservammo essere gli eroi della gem-
ma; e tale era il costume che tenevano gli antichi eroi
nei vestirsi, ove che più volte dissi esser questi un eroe
che viaggia per Y eternità \ U Antohioli dichiara usarsi
da essi tre differenti specie di vesti esteriori, che in latino
ebbero i nomi seguenti: chlamys, pallium, laena 2. Il pal-
lio fu proprio in ogni tempo presso gli antichi, e perciò
indicato da'Greci col nome di veste «f»*-"©»: era molto si-
mile al comune mantello, di quasi rotonda figura e fatto
in modo tale, che dopo averlo posto sulle spalle ravvol-
gendolo e sovrapponendo la destra parte alla sinistra, tutta
veniva a ricuoprire la vita ed il petto. Fu dunque partico-
' lar cura degli scultori in alabastro il dare agli eroi la pro-
pria lor veste, mentre quei che lavoravano in pietra co-
mune trascuravano, o anche ignoravano tali ricercatezze.
Quest'Urna che esiste ora nel Museo pubblico di Volterra
ò larga piedi 2 circa, e alta 1 piede e pollici 4«
s
1 Ved p. 55.
2 Antouioli, Gemma etnisca., Dissert. xi, p. 83.
* >o|ge\
f) lia
ti
Di
1 ' n
vi
«od
*;
1 ni
-
1 •' Nfc
D
: -' 'ilk:.
niooe i
-
TAVOLA XX Vili. 2^5
Una piccola differenza, che non voglio trascurar di av-
vertire, è nel vestiario dei due giovani equestri. Quello
del b. ril. alla Tav. XIV è vestito di tunica egualmente che
l'altro in Umetta di tufo espresso alla Tav. XV, ed un al-
tro pure alia Tav. XVIII; ma il presente eh' è scolpito in
alabastro, pietra più ricercata e pregevole, si vede chiuso
in un manto, come osservammo essere gli eroi della gem-
ma; e tale era il costume che tenevano gli antichi eroi
nei vestirsi, ove che più volte dissi esser questi un eroe
che viaggia per Y eternità \ U Antohioli dichiara usarsi
da essi tre differenti specie di vesti esteriori, che in latino
ebbero i nomi seguenti: chlamys, pallium, laena 2. Il pal-
lio fu proprio in ogni tempo presso gli antichi, e perciò
indicato da'Greci col nome di veste «f»*-"©»: era molto si-
mile al comune mantello, di quasi rotonda figura e fatto
in modo tale, che dopo averlo posto sulle spalle ravvol-
gendolo e sovrapponendo la destra parte alla sinistra, tutta
veniva a ricuoprire la vita ed il petto. Fu dunque partico-
' lar cura degli scultori in alabastro il dare agli eroi la pro-
pria lor veste, mentre quei che lavoravano in pietra co-
mune trascuravano, o anche ignoravano tali ricercatezze.
Quest'Urna che esiste ora nel Museo pubblico di Volterra
ò larga piedi 2 circa, e alta 1 piede e pollici 4«
s
1 Ved p. 55.
2 Antouioli, Gemma etnisca., Dissert. xi, p. 83.