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bo*S
'• linaio^
le forme |
•e o di %
■ I
al altra Eroi e^
TAVOLA XXXII. 285
cai che la figura larvata della Tav. XVII situata fosse al-
l' ingresso dell' inferno, io n' ebbi dei motivi allegati nella
interpetrazione medesima \ e principalmente la visibilità
della porta e la situazione sedente di quella figura quasi-
ché ne custodisse I ingresso. Ma di questa che esamino al-
la Tav. XXXII, che mai potrò dire? Non si vede sedente,
né vi è indizio di porta, ma stando in piedi è seguita da
altra figura che per una Furia si fa riconoscere alla face
che ha in mano. Se peraltro si ammise che l'anterior par-
te di questo sarcofago esprimesse il passaggio deli' anima
da questo all'altro mondo, figurato emblematicamente dalle
funebri cerimonie, com'io già dissi 2, nei fianchi può esser-
ne seguita l'allegoria, presentandoci quel Mercurio inferna-
le ^Sovtos che avea per uffizio di separare le anime dalle morta-
li spoglie, e di condurle innanzi al tribunale di Radamanto;
e in questa qualità si additava con vari soprannomi, che
si notano dal dotto Akerblad 7™^, Troiaio?, vs^e^ò?, ^x07'0^*
sotto i quali era dai moribondi invocato3. Né solo egli ma
le Furie ancora seco invocavànsi, di che do altrove delle
testimonianze di monumenti e di classiche autorità di scrit-
tori *.
E che mai se non ciò vollesi esprimere nelle numerose
pitture degl'ipogei di Tarquinia? Per le relazioni di chi
le vide, non meno che pei disegni che ne furono pubblica-
ti in più opere e che io riporto alla Serie IV, non al-
tro vi si ravvisa che uomini in viaggio seduti in cocchio
«
jth).
1 Ved. p. iy5.
a Ved. p. 3i.
3 Akerblad, Iscrizione greca so-
pra una Lmina di piombo trovata
in Atene p. 18.
4 Ved. p. 81.
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al altra Eroi e^
TAVOLA XXXII. 285
cai che la figura larvata della Tav. XVII situata fosse al-
l' ingresso dell' inferno, io n' ebbi dei motivi allegati nella
interpetrazione medesima \ e principalmente la visibilità
della porta e la situazione sedente di quella figura quasi-
ché ne custodisse I ingresso. Ma di questa che esamino al-
la Tav. XXXII, che mai potrò dire? Non si vede sedente,
né vi è indizio di porta, ma stando in piedi è seguita da
altra figura che per una Furia si fa riconoscere alla face
che ha in mano. Se peraltro si ammise che l'anterior par-
te di questo sarcofago esprimesse il passaggio deli' anima
da questo all'altro mondo, figurato emblematicamente dalle
funebri cerimonie, com'io già dissi 2, nei fianchi può esser-
ne seguita l'allegoria, presentandoci quel Mercurio inferna-
le ^Sovtos che avea per uffizio di separare le anime dalle morta-
li spoglie, e di condurle innanzi al tribunale di Radamanto;
e in questa qualità si additava con vari soprannomi, che
si notano dal dotto Akerblad 7™^, Troiaio?, vs^e^ò?, ^x07'0^*
sotto i quali era dai moribondi invocato3. Né solo egli ma
le Furie ancora seco invocavànsi, di che do altrove delle
testimonianze di monumenti e di classiche autorità di scrit-
tori *.
E che mai se non ciò vollesi esprimere nelle numerose
pitture degl'ipogei di Tarquinia? Per le relazioni di chi
le vide, non meno che pei disegni che ne furono pubblica-
ti in più opere e che io riporto alla Serie IV, non al-
tro vi si ravvisa che uomini in viaggio seduti in cocchio
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1 Ved. p. iy5.
a Ved. p. 3i.
3 Akerblad, Iscrizione greca so-
pra una Lmina di piombo trovata
in Atene p. 18.
4 Ved. p. 81.