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TAVOLà XLVI. 36o,
ta '. Nella presente scultura della Tav. XLVI che illustro,
vedo una patera del genere stesso di quelle usate nei sa-
crifizi 2, e per conseguenza di quelle ancora che nelle se-
polcrali memorie romane si vedono unitamente al simpu-
vio 3. Dunque si debbe ammettere che avendo il vaso del-
la Tav. XL num. i un significato medesimo col simpuvio
dei monumenti romani, anche la patera che si vede nella
Tavola presente, per esser dichiaratamente sacrificiale, aver
lo debba conforme al simpuvio de' Romani o al vaso de-
gli Etruschi da noi esaminato alla Tav. XL numero 1 .
Le foglie che gli stanno sotto aver debbono anch' esse
per le indicate ragioni un significato analogo a quelle che
si vedono sotto al vaso della Tav. XL., alla cui spiegazione
per brevità rimando il lettore; mentre mi riserbo a trattare
di quei Geni che sostengono la patera, ove di nuovo s'incon-
trino .,
Qui più opportunamente sembrami dover mostrare come
una tal dottrina circa la vera significazione delle libazio-
ni, di che ho fatto cenno qui sopra, provenisse d'Egitto.
Dissi per tanto che la patera o '1 simpuvio, sia nelle mani
dell' offerente 4, sia in quelle del nume pronto a ricevere
1' offerta 5, sempre era simbolo di quel bene che in questa
vita 6, e nella futura fu reputato dono dei numi. Come
in ciò si esprimessero gli Egiziani mi sembra facile a ri-
i Ved. p. 34o.
2 Ved. ser. ti , p. 24 , a5 .
3 Ved. ser.. vi, tav. II,num. 6.
4 Ved. ser. vi , tav. H, num. 5,
Tav. K , num. 3, 5, Tav- L,
num. 1, 2 , Tav. M, num. 2, Tav.
S. I
Q, num. 2, 3.
5 Ivi, Tav. K, num. 1 , Tav. L,
num. 1, Tav. M, num. 4> $>
Tav. Q, num. 3 .
6 Ved. p.358.
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