5lO DELLE UBWE ETRUSCHE
dai parti umani, e nelle quali circostanze i Romani prov-
videro con qualche legge, forse anche senza consultare in
tale articolo gli Etruschi ; sebbene il Dempstero nell'occasio-
ne di accennare i mezzi d'espiazione praticati nel caso
che fosse nato qualche mostro , quelli cioè di bruciarlo o
sacrificarlo , o deportarlo in mare , aggiunga in attestato che
gli Etruschi aruspici imponevano ai sacerdoti l'espiazione,
e ad essi additavano il metodo per eseguirla », appoggian-
do la sua asserzione alla seguente autorità di Lucano:
Comanda in pria 5 che sian distrutti i mostri,
Che senza seme avea prodotti al mondo
La discorde naturai9 e che la fiamma
Di steril seno i parati rei consumi.
Quindi vuol che i Romani errino intorno
Con sacri giri alla città dolente j,
I Pontefici 2..........
Non mi credo indiscreto contro il Dempstero ed il Gori,
se invito meco il lettore a dubitare che gl'Etruschi aves-
sero per gli aborti e per i mostri le medesime leggi che
i Romani; o se il mostro Volta, o Libante o Licaone che
deggia dirsi quello che in quest' Umetta comparisce, sia da
registrarsi tra i rammentati da Lucano, sembrandomi es-
si in tutto differenti da quei mostri o piuttosto Geni infe-
sti e immaginari, dei quali parla la mitologia degli anti-
chi. Tuttavia non potremo neppur negare che la figura vi-
rile con patera iti mano quivi compia sul mostro una li-
bazione, onde con essa diminuire o placare la contraria
i Demp.s'er. , 1. clt- , p. ^54 •
u Lacan., lib. ì , v. 689. scj , Trad
del Bocedla, Tom. 1, p. 35 seg.
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dai parti umani, e nelle quali circostanze i Romani prov-
videro con qualche legge, forse anche senza consultare in
tale articolo gli Etruschi ; sebbene il Dempstero nell'occasio-
ne di accennare i mezzi d'espiazione praticati nel caso
che fosse nato qualche mostro , quelli cioè di bruciarlo o
sacrificarlo , o deportarlo in mare , aggiunga in attestato che
gli Etruschi aruspici imponevano ai sacerdoti l'espiazione,
e ad essi additavano il metodo per eseguirla », appoggian-
do la sua asserzione alla seguente autorità di Lucano:
Comanda in pria 5 che sian distrutti i mostri,
Che senza seme avea prodotti al mondo
La discorde naturai9 e che la fiamma
Di steril seno i parati rei consumi.
Quindi vuol che i Romani errino intorno
Con sacri giri alla città dolente j,
I Pontefici 2..........
Non mi credo indiscreto contro il Dempstero ed il Gori,
se invito meco il lettore a dubitare che gl'Etruschi aves-
sero per gli aborti e per i mostri le medesime leggi che
i Romani; o se il mostro Volta, o Libante o Licaone che
deggia dirsi quello che in quest' Umetta comparisce, sia da
registrarsi tra i rammentati da Lucano, sembrandomi es-
si in tutto differenti da quei mostri o piuttosto Geni infe-
sti e immaginari, dei quali parla la mitologia degli anti-
chi. Tuttavia non potremo neppur negare che la figura vi-
rile con patera iti mano quivi compia sul mostro una li-
bazione, onde con essa diminuire o placare la contraria
i Demp.s'er. , 1. clt- , p. ^54 •
u Lacan., lib. ì , v. 689. scj , Trad
del Bocedla, Tom. 1, p. 35 seg.
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