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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 1,2): Urne Etrusche — [s.l.], 1823 [Cicognara, 2591-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.4309#0199
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5 86

TAVOLA. LXIX.

i legge negl' idilli di Teocrito il concetto seguente

Adone Citerea

Tosto che vide morto.

Con dolorosa chioma

E con pallida guancia

A se il cinghiai condurre

Fece dai vaghi Amori. .

Questi pronti volando,

Tutto il bosco cercando,

Trovar la mesta Fiera ;

Legarla e rilegarla .

Quei posto al collo un laccio

Lo traea prigioniero ?

Questi dietro incalzando

Sì il percuotea con gli archi. '
Un quasi simile concetto sembra espresso nell' Umetta
di questa LXIX Tavola. Essa è mal concia non solo per
1' antichità, ma per essere stata lavorata in una pietra e-
stremamente fragile e porosa. In sostanza vi si rappresen-
ta un cinghiale in contrasto con diversi amorini, o Genie t-
ti alati che dir si vogliano. Questo concetto è consueto do-
ve si volle figurare dagli antichi la stagione autunnale , di
cui varii erano gli emblemi, e tra questi un cinghiale . Io
scrivo sopra un tal simbolo in più luoghi della mia Opera,

i Teocrit., Volgarizzato dal Salvini, Idill. xxix, p. l'i1].

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