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TAVOLA C. 727
to altrove, che quelle siano propriamente ninfe le quali
si davano per compagne alle anime ». Così Claudiano fa
uscire dalla recondita sua abitazione Proserpina, significa-
tiva dell'anima 2, accompagnata da uno stuolo di ninfe
delle acque 3, simboli già noti della generazione, come al-
tresì ho notato coli' autorità di Porfirio 4.
Nell'intiero corso di quest'Opera ho luogo d' incontrare
de' monumenti sepolcrali d' ogni genere, nei quali si ram-
menta la dottrina del gentilesimo relativa al destino delle
anime. Siccome peraltro i Platonici più di altre sette se ne
occuparono con impegno, e questi non furono molto an-
tichi tra le diverse del paganesimo, così è maggiormen-
te da sospettare, come altre volte si è detto 5, che que-
ste Urne cinerarie di Volterra, ove sì frequentemente si
incontrano le tracce di siffatta dottrina, siano i meno anti-
chi monumenti che gli Etruschi ci abbiano lasciati. Lo stile
della scultura lo manifesta 6 anche a coloro che hanno la
più superficiale intelligenza delle arti antiche; e la Serie III
di quest'Opera, dove si porge occasione di esporre degli og-
getti d'arte antichissimi, fa vedere qual differenza di stile passa
tra quest'Urne e quei bronzi, onde supporre che quell'antico
metodo di operare non era più in corso quando si scolpirono
queste Urne di Volterra. Anche quelle della stessa Perugia
son ci' uno stile manifestamente più ricercato e maturo '>
di quel che mostrano i bronzi del paese medesimo.
L'esattezza colla quale ho procurato di copiare dai re-
i Ved. p. 121, if\\.
a Ved. ser. v, p. 399.
3 Claudian., de Raptu Proserpinae,
lib. 11, v. 56.
4 Ved. p. i38.
5 Ved. p. ^47> sg-
6 Ivi.
7 Ved. ser. vi, tav. A5, n. 2, F5, n. 2.
TAVOLA C. 727
to altrove, che quelle siano propriamente ninfe le quali
si davano per compagne alle anime ». Così Claudiano fa
uscire dalla recondita sua abitazione Proserpina, significa-
tiva dell'anima 2, accompagnata da uno stuolo di ninfe
delle acque 3, simboli già noti della generazione, come al-
tresì ho notato coli' autorità di Porfirio 4.
Nell'intiero corso di quest'Opera ho luogo d' incontrare
de' monumenti sepolcrali d' ogni genere, nei quali si ram-
menta la dottrina del gentilesimo relativa al destino delle
anime. Siccome peraltro i Platonici più di altre sette se ne
occuparono con impegno, e questi non furono molto an-
tichi tra le diverse del paganesimo, così è maggiormen-
te da sospettare, come altre volte si è detto 5, che que-
ste Urne cinerarie di Volterra, ove sì frequentemente si
incontrano le tracce di siffatta dottrina, siano i meno anti-
chi monumenti che gli Etruschi ci abbiano lasciati. Lo stile
della scultura lo manifesta 6 anche a coloro che hanno la
più superficiale intelligenza delle arti antiche; e la Serie III
di quest'Opera, dove si porge occasione di esporre degli og-
getti d'arte antichissimi, fa vedere qual differenza di stile passa
tra quest'Urne e quei bronzi, onde supporre che quell'antico
metodo di operare non era più in corso quando si scolpirono
queste Urne di Volterra. Anche quelle della stessa Perugia
son ci' uno stile manifestamente più ricercato e maturo '>
di quel che mostrano i bronzi del paese medesimo.
L'esattezza colla quale ho procurato di copiare dai re-
i Ved. p. 121, if\\.
a Ved. ser. v, p. 399.
3 Claudian., de Raptu Proserpinae,
lib. 11, v. 56.
4 Ved. p. i38.
5 Ved. p. ^47> sg-
6 Ivi.
7 Ved. ser. vi, tav. A5, n. 2, F5, n. 2.