essa;%
asi mai iQ
lasi se^re
considerar.
pecchi. 4
nienti con
Patere tan.
,nate;eiQ
e j^' tazze,
[** i quali
profonde,
bile che se
spettare a
spettano ad
li 1 jl'iati che
a mei noria
unici e ma-
senza ma-
ili.- are ed
genete di
- jj utensile
io riporto1
o in n^
k7>9
TAVOLA SETTIMA.
che per avere un manubrio piano e sottile non poteva ter-
minare in una testa d'ariete, la quale richiede un promi-
nente rilievo : quivi osservo che la testa di quell' animale
non vi è trascurata, ma è posta sull' attaccatura del manico
alla tazza, sebbene perla convenienza del recipiente vi stia
impropriamente, occupandone goffamente una porzione.
Dunque è da risolvere per l'esposte osservazioni, che que-
sti vasi manubriati eran dedicati al culto di Mercurio esclu-
sivamente dalle altre deità, oppure ebbero con Mercurio
immediato rapporto. Il giovine con patera manubriata in
mano che pone il Ch, Sig. Ciampi per osservarsi, e da me
inciso, trovasi in un sarcofago gentilesco situato nel Cam-
po-santo di Pisa : il resto del b. r. presenta un sacrifizio di
un vitello che, secondo Ovidio, è offerto a Mercurio % e in
tal caso la mia opinione ha un appoggio in quest' esempio.
Osservo ancora che d'innumerabili patere sacrificiali che ve-
donsi pe'musei, e in natura e in monumenti presentate,
pochissime son quelle che si trovano in foggia di tazze ma-
nubriate, e questa proposta dal Sig. Ciampi è fra le rare che
si vedono messe in opera nell'accennato monumento. Nes-
suna di queste tazze ha caratteri decisi di remota antichità;
ed il sarcofago dov'è scolpito l'esibito anaglifo si manifesta,
pe' caratteri della scultura', dell' ultima età del paganesimo.
Ma perchè mai si pensò a far tazze manubriate ad uso
di patere da sacrifizi con emblemi del solo Mercurio, men-
tre gli altri Dei non ebbero particolari patere per le offer-
te che loro si fecero? Io non so penetrarlo, non sommini-
strandomene veruna ragione l'antichità scritta, né la %u-
\, no* t
i Metam., li!>. iv, v. 755.
asi mai iQ
lasi se^re
considerar.
pecchi. 4
nienti con
Patere tan.
,nate;eiQ
e j^' tazze,
[** i quali
profonde,
bile che se
spettare a
spettano ad
li 1 jl'iati che
a mei noria
unici e ma-
senza ma-
ili.- are ed
genete di
- jj utensile
io riporto1
o in n^
k7>9
TAVOLA SETTIMA.
che per avere un manubrio piano e sottile non poteva ter-
minare in una testa d'ariete, la quale richiede un promi-
nente rilievo : quivi osservo che la testa di quell' animale
non vi è trascurata, ma è posta sull' attaccatura del manico
alla tazza, sebbene perla convenienza del recipiente vi stia
impropriamente, occupandone goffamente una porzione.
Dunque è da risolvere per l'esposte osservazioni, che que-
sti vasi manubriati eran dedicati al culto di Mercurio esclu-
sivamente dalle altre deità, oppure ebbero con Mercurio
immediato rapporto. Il giovine con patera manubriata in
mano che pone il Ch, Sig. Ciampi per osservarsi, e da me
inciso, trovasi in un sarcofago gentilesco situato nel Cam-
po-santo di Pisa : il resto del b. r. presenta un sacrifizio di
un vitello che, secondo Ovidio, è offerto a Mercurio % e in
tal caso la mia opinione ha un appoggio in quest' esempio.
Osservo ancora che d'innumerabili patere sacrificiali che ve-
donsi pe'musei, e in natura e in monumenti presentate,
pochissime son quelle che si trovano in foggia di tazze ma-
nubriate, e questa proposta dal Sig. Ciampi è fra le rare che
si vedono messe in opera nell'accennato monumento. Nes-
suna di queste tazze ha caratteri decisi di remota antichità;
ed il sarcofago dov'è scolpito l'esibito anaglifo si manifesta,
pe' caratteri della scultura', dell' ultima età del paganesimo.
Ma perchè mai si pensò a far tazze manubriate ad uso
di patere da sacrifizi con emblemi del solo Mercurio, men-
tre gli altri Dei non ebbero particolari patere per le offer-
te che loro si fecero? Io non so penetrarlo, non sommini-
strandomene veruna ragione l'antichità scritta, né la %u-
\, no* t
i Metam., li!>. iv, v. 755.