*44 DEGLI SPECCHI MISTICI
22 Aprile i3i6. » A queste due lettere ho resa la seguen-
te risposta.
ce Clu Sig. Prof. Amico Carisi0 Le due care vostre pre-
sentandomi nel Disegno che mi si rimette un argomento
nuovo sulle patere, non mi lian permesso rispondervi così
sollecitamente, come avete sperato. Veduto il disegno e letto
quanto ne giudicate, trovo savissimo che reputiate una pa-
tera r utensile manubriato in mano del Camillo e preparata
pel sacrifizio. È ben chiaro che il manubrio della esposta
patera ha una testa dJ animale, ma vedo altresì che questo
ha caratteri distintissimi dJ ariete, e in conseguenza v è
notabile varietà fra questo utensile e quelli che illustra il
Biancani alle Tavole VII, Vili ^ XXVI? che han testa di
cavriolo. Di più noto che presentando il Camillo la parte
concava della patera, dimostra che da questa parte è anche
la testa dell' animale, a differenza degli utensili esposti dal
Biancani ove la testa vedesi costantemente dalla parte con-
vessa. Concorro poi pienamente nel vostro plausibile senti"
mento che il sarcofago in esame non possa esser di un epo->
ca alta, né mi opporrei a chi lo giudicasse anche assai po-
steriore al quarto secolo dell* era nostra. E chi potrà dun-
que censurarvi mai del vostro savissimo credere una patera
manubriata quella che ha in mano il Camillo, mentre per
tutti i riguardi sì mostra tale? Il dubbio sulle vostre opi-
nioni potrebbe solo per avventura cadere nel dovervi o no
accordare che la tazza manubriata del sarcofago Pisano sia
del genere stesso dei Dischi in bronzo che illustro nella
mia raccolta ^ qualora peraltro resti comunemente approvato
quanto scrivo trattando della Tav. VI* Ratifico dunque es~
ser tanto probabile che la tazza manubriata del sarcofago
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co0 *oi n(
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k^ imti
tesi
stente
tutta vì
dello
h del Disc
disco ha (ji
lucìe' e ci
m liquido *
fosso di }h
ìero, e3 in
fiei piani eù
aitque in Fa
utriusque po<
nomen indie
(poculum) è
faa sulla <y
spanto i
«miro in v
M^ impari
^esamino,
è
mìa 0pe
tm^ÌCnm,l
Wo eh m
otturo.
22 Aprile i3i6. » A queste due lettere ho resa la seguen-
te risposta.
ce Clu Sig. Prof. Amico Carisi0 Le due care vostre pre-
sentandomi nel Disegno che mi si rimette un argomento
nuovo sulle patere, non mi lian permesso rispondervi così
sollecitamente, come avete sperato. Veduto il disegno e letto
quanto ne giudicate, trovo savissimo che reputiate una pa-
tera r utensile manubriato in mano del Camillo e preparata
pel sacrifizio. È ben chiaro che il manubrio della esposta
patera ha una testa dJ animale, ma vedo altresì che questo
ha caratteri distintissimi dJ ariete, e in conseguenza v è
notabile varietà fra questo utensile e quelli che illustra il
Biancani alle Tavole VII, Vili ^ XXVI? che han testa di
cavriolo. Di più noto che presentando il Camillo la parte
concava della patera, dimostra che da questa parte è anche
la testa dell' animale, a differenza degli utensili esposti dal
Biancani ove la testa vedesi costantemente dalla parte con-
vessa. Concorro poi pienamente nel vostro plausibile senti"
mento che il sarcofago in esame non possa esser di un epo->
ca alta, né mi opporrei a chi lo giudicasse anche assai po-
steriore al quarto secolo dell* era nostra. E chi potrà dun-
que censurarvi mai del vostro savissimo credere una patera
manubriata quella che ha in mano il Camillo, mentre per
tutti i riguardi sì mostra tale? Il dubbio sulle vostre opi-
nioni potrebbe solo per avventura cadere nel dovervi o no
accordare che la tazza manubriata del sarcofago Pisano sia
del genere stesso dei Dischi in bronzo che illustro nella
mia raccolta ^ qualora peraltro resti comunemente approvato
quanto scrivo trattando della Tav. VI* Ratifico dunque es~
ser tanto probabile che la tazza manubriata del sarcofago
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tutta vì
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fiei piani eù
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utriusque po<
nomen indie
(poculum) è
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M^ impari
^esamino,
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Wo eh m
otturo.