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TAVOLA X. 207
ehità etrusche, nella quale si era proposto di esporre il Di-
sco Cospiano, ed approvare la spiegazione già datane dai
Montalbani '; ma quell'opera non fu sottomessa ai torchi.
Lorenzo Legati nell' esporre il Museo Cospiano molto si
diffuse nell'illustrare questo Disco, citandolo per la pia pre-
giata gioja dell antichità che vantasse quel Museo. 2; e da-
tolo con stampa in legno, come già il Montalbani avea fat-
to, vi riconobbe il misterioso nascimento di Minerva da
Giove. Fra le cose più interessanti che c'invita ad osserva-
re, io trascrivo in compendio ch'egli notò Minerva spuntar
dal capo fesso di Giove colla celata in testa, e nel rima-
nente tutta armata ed in atto di crollar 1' asta che ha nella
destra., sollevando rotondo scudo colla sinistra quasi vibran-
dolo, (e perciò da Quinto Calabro chiamata saxéiTra^oc, cioè
Scutum vihrans ) non altrimenti che se contro di alcuno
fosse adirata, come la rappresentò Luciano nel Dialogo che
scrisse di questo avvenimento 3. Adattatamele al parto ivi
espresso credè presenti due Dee Giunone e Venere figurate
dalle due donne che vi si vedono, supponendo Giunone co-
me celeste ostetrice detta Lucina quella che raccoglie la
neonata, e Venere quella che sostenendo Giove ha presso
di se la colomba, com' egli dice; ed intanto giudicò Mirto
1'una e l'altra pianta che vedonsi presso le Dee, ma pure
non impugnò al Montalbani da lui citato, che potesse esser
tenuta ciascuna per Melogranato. Quei che scrissero del
Disco dopo di lui tennero sopra di ciò opinioni diverse e
più ragionate, come vedremo. Riprende il Montalbani che
credè Mercurio il giovine astante, mentre Vulcano e non
l Legati, Mus. Cospiano, lib. ut, cap,
x&x, p. 32i, e seg.
2 Ivi, p. 312.
3 Luciau pres. Legati,!, cit., p. 3*4«