38o DEGLI SPECCHI MISTICI
trovò via di trarsi d'impaccio mentre potè cavalcare il Pe-
gaso, e dall'alto trafiggere la Chimera '.
L'inverosimiglianza sì della mostruosa Chimera, sì del
Pegaso cavallo volante, mostrando l'indole della narrazio-
ne del tutto favolosa, vollero gli antichi e i moderni rin-
tracciare per quali motivi e per quali allusioni uria tal fa-
vola fosse stata inventata. Servio la desume dalla storia
di Licia dove esiste un Vulcano, ch'egli crede rappresen-
tato dalla Chimera, mentre in vetta del monte stanno i
leoni, circa la metà vi son pascoli per le capre , e tutto
il monte è ripieno di serpi. Bellerofonte rese praticabile
quella montagna, per cui dicevasi, a tenore di Servio, che
avesse uccisa la Chimera 2.
Io non controverto che tale fosse la interpetrazione pro-
mulgabile al popolo, cui solevasi, come altrove ripeto 3,
nascondere il vero senso allegorico delle favole, special-
mente astronomiche. Credo peraltro che presso coloro I
quali delle mistiche allegorie facevano particolare studio
siasi data a tal favola una diversa interpetrazione. Difatti
se quella fosse provenuta dalla semplice storia di Bellero-
fonte coltivatore del predetto monte Licio, qual bisogno vi
era di farla nota sotto un aspetto misterioso, incredibile e
strano? Se Bellerofonte fu soltanto un industre cultore che
rese abitabile un monte, per lo innanzi frequentato dai bru-
ti , dovea soltanto per questo aver Tempi e adoratori al pa-
ri di un Dio ? Fu la Grecia tutta dallo stato agreste ed in*
ridotta u
!
a.
stona
toio*W'
fornati geoei
.uenza, né vi
loro, qu
fondatori
èilKancani
ro ad illustrare
Servio soltanto
dell'eroe come i
tori, e tutti ass
i vedere che
Mie di varie
frazioni di q
»w fondameli
* la varietà d
Sì crede eli»
tofetimolog
a novella che
Veliero,
bte cioè ucc,
ono. Ma
i Hygin., Fab., cap. lvh, p. lai.
a Serv., ad. Aeneid., lib. vi, v.
292.
3 "Ved. ser* ys p. 29
\
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■1Q Pro?., l
W la
1118
*' ^ a
«mn S,
*Mhel
einv
1 »
trovò via di trarsi d'impaccio mentre potè cavalcare il Pe-
gaso, e dall'alto trafiggere la Chimera '.
L'inverosimiglianza sì della mostruosa Chimera, sì del
Pegaso cavallo volante, mostrando l'indole della narrazio-
ne del tutto favolosa, vollero gli antichi e i moderni rin-
tracciare per quali motivi e per quali allusioni uria tal fa-
vola fosse stata inventata. Servio la desume dalla storia
di Licia dove esiste un Vulcano, ch'egli crede rappresen-
tato dalla Chimera, mentre in vetta del monte stanno i
leoni, circa la metà vi son pascoli per le capre , e tutto
il monte è ripieno di serpi. Bellerofonte rese praticabile
quella montagna, per cui dicevasi, a tenore di Servio, che
avesse uccisa la Chimera 2.
Io non controverto che tale fosse la interpetrazione pro-
mulgabile al popolo, cui solevasi, come altrove ripeto 3,
nascondere il vero senso allegorico delle favole, special-
mente astronomiche. Credo peraltro che presso coloro I
quali delle mistiche allegorie facevano particolare studio
siasi data a tal favola una diversa interpetrazione. Difatti
se quella fosse provenuta dalla semplice storia di Bellero-
fonte coltivatore del predetto monte Licio, qual bisogno vi
era di farla nota sotto un aspetto misterioso, incredibile e
strano? Se Bellerofonte fu soltanto un industre cultore che
rese abitabile un monte, per lo innanzi frequentato dai bru-
ti , dovea soltanto per questo aver Tempi e adoratori al pa-
ri di un Dio ? Fu la Grecia tutta dallo stato agreste ed in*
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loro, qu
fondatori
èilKancani
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Servio soltanto
dell'eroe come i
tori, e tutti ass
i vedere che
Mie di varie
frazioni di q
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* la varietà d
Sì crede eli»
tofetimolog
a novella che
Veliero,
bte cioè ucc,
ono. Ma
i Hygin., Fab., cap. lvh, p. lai.
a Serv., ad. Aeneid., lib. vi, v.
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