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Inghirami, Francesco [Editor]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 5,1): Vasi fittili — [s.l.], 1824 [Cicognara, 2591-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.7100#0136
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&4 de' vasi fittili

Vergine. Dunque concludasi essere stata questa Latona con-
siderata nella categoria degli astri.

Della stessa natura par che sia stata Niobe, che nel mar-
ino Ercolanese vedesi presso di lei, e che sotto questo rap-
porto si disse da Saffo presso Ateneo

Latona e Niobe erano strette amiche
Lo deduco da alcuni versi di Ovidio, dove egli fa dire a
questa donna:

Colei che nel suo sen già Niobe alberga
È delle sette Pleiadi sorelle,
Atlante è V avo mio, le cui gran terga
Sostengon tutto ''l del con tante stelle 2.
Da quali versi fassi chiaro abbastanza che Niobe abbia avu-
ta una considerazione siderea nell' antica mitologia, e perciò
sia stata finta ragionatamente amica e rivale di Latona, pa-
rimente costellazione, giacché non è inverosimile fingere la
rivalità di due stelle in bellezza.

Aglaja, come la dicono gli Ercolanesi, o Ailara si fa pa-
lese da se col proprio nome a7*e»a che vale splendore, chia*
rezza, bellezza, attributi che soglion qualificare le stelle, ed
è perciò che la Dea di tal nome fu annoverata fra le gra-
zie , ed al pari di Venere fu creduta moglie di Vulcano.

Ilaria e Febea in greco iaeaipa, *oibh, secondo il mar-
mo citato, hanno pure significato d'ilare, gioconda, serena
l'una, di raggiante e splendente l'altra: tutti attributi che
le manifestano per due stelle. Oltre di che si ritrova in
Pausania la loro siderea genealogia. poiché ci avverte questo

I Tom. v, Kb. xni, Cap. 4, 5 xxvin,
p. 64.

a Anguilla™, Metani. d: Ovidio tra
dotte, lib. vi, p. 171.
 
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