TAVOLA SXIV. 277
quali essa era coli' universo e colla divinità 1. Ecco dun-
que una conferma dei globi significanti V universo, bene
adattati in questi simboli dipinti nei Vasi 2 esprimenti le
teletee o ie orgie, in sostanza i misteri; de'quali, come
conclude lo stesso filosofo, era L' ultimo termine quello di
unire l'uomo al mondo ed ai numi. Difatti 1' Alessandri-
no chiama ultimo termine di perfezione, rapporto ai mi-
sti, la contemplazione della natura 3. Ora che questa na-
tura, questo mondo, questo universo siasi dal gentilesimo
rappresentato per mezzo di un circolo in quattro parti di-
viso, io lo dico e lo provo in più luoghi di questa mia o-
pera ". E poiché le purificazioni eran tenute efficaci a ren-
der gli Dei visibili agli uomini 5, così in questa rappresen-
tanza unitamente al vaso di lustrazione, allo specchio di
visione, ed alla figura mondiale per la contemplazione del»
l'universo, mostrasi un nume in sembianza di Genio,
Da coloro che trattarono del totale complesso delle rap-
presentanze etrusche o di etrusco nome si parla dei Ge-
ni dagli Etruschi venerati con particolar distinzione 6. Io
peraltro che ho prese in esame tali antichità, non trovo
nelle opere delie arti loro un sufficiente motivo d' esserne
persuaso. Si dissero per esempio Geni o Genie alcune fem-
ì Sallust., Philosoph , de Diis et
ninnilo, p. Cì49 •
3 Veci. p. uj6.
3 Clern. Alex. , Strom. lib v , cap,
xi, p. 58i , Op. Tom. n , p
688.
4 Ved. p. 238 , e ser. n, p-
84.
5 lamblie, De Myster., section. i,
cap xv, p. 2Ò, et sect. ir, cap,
ni, p 4' •
6 Orioli, Su due Toscani monu-
menti d' ordine dorico dell' an-
tìca Orda . Ved. Opusc. lett. di
Bologna 1818, Tom. 1, p. 5 i .
quali essa era coli' universo e colla divinità 1. Ecco dun-
que una conferma dei globi significanti V universo, bene
adattati in questi simboli dipinti nei Vasi 2 esprimenti le
teletee o ie orgie, in sostanza i misteri; de'quali, come
conclude lo stesso filosofo, era L' ultimo termine quello di
unire l'uomo al mondo ed ai numi. Difatti 1' Alessandri-
no chiama ultimo termine di perfezione, rapporto ai mi-
sti, la contemplazione della natura 3. Ora che questa na-
tura, questo mondo, questo universo siasi dal gentilesimo
rappresentato per mezzo di un circolo in quattro parti di-
viso, io lo dico e lo provo in più luoghi di questa mia o-
pera ". E poiché le purificazioni eran tenute efficaci a ren-
der gli Dei visibili agli uomini 5, così in questa rappresen-
tanza unitamente al vaso di lustrazione, allo specchio di
visione, ed alla figura mondiale per la contemplazione del»
l'universo, mostrasi un nume in sembianza di Genio,
Da coloro che trattarono del totale complesso delle rap-
presentanze etrusche o di etrusco nome si parla dei Ge-
ni dagli Etruschi venerati con particolar distinzione 6. Io
peraltro che ho prese in esame tali antichità, non trovo
nelle opere delie arti loro un sufficiente motivo d' esserne
persuaso. Si dissero per esempio Geni o Genie alcune fem-
ì Sallust., Philosoph , de Diis et
ninnilo, p. Cì49 •
3 Veci. p. uj6.
3 Clern. Alex. , Strom. lib v , cap,
xi, p. 58i , Op. Tom. n , p
688.
4 Ved. p. 238 , e ser. n, p-
84.
5 lamblie, De Myster., section. i,
cap xv, p. 2Ò, et sect. ir, cap,
ni, p 4' •
6 Orioli, Su due Toscani monu-
menti d' ordine dorico dell' an-
tìca Orda . Ved. Opusc. lett. di
Bologna 1818, Tom. 1, p. 5 i .