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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 5,1): Vasi fittili — [s.l.], 1824 [Cicognara, 2591-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.7100#0423
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TAVOLA XXXV.

nìstrò al Fontani l'idea di sole riflesso nella parete. Come
poi lo S,rita e lo specchio potessero aver luogo in questa
composizione io non so. Dunque mi attengo senza tema
d'errore alla iuteroetrazione del eh. Zannonì che trovo giù-
stissima ; ravvisando in questa pittura Ercole premiato del-
le sue fatiche da Mercurio che lo corona.

Ma le antiche medaglie, irrefragabili documenti delle
idee che ad alcuni oggetti pubblicamente annettevansi, con
l'epigrafe virtus ripetutavi sovente presso di Ercole, ' fan-
110 conoscere che Ercole fu l'emblema della virtù, sì del-
l'animo, sì del corpo. Mi servirà di non debole sostegno
a trattare un tale argomento la sentenza di Seneca:

Virtus in astra tenditi in mortem timor 3 ;
<W si fa manifesto che il timore sta per l'opposto alla
virtù, vale a dire al coraggio: a quella fortezza d'animo
che

non suol esser disgiunta dalla robustezza nelle meni-
la del corpo, mentre i Latini dissero virtus da vir, come
il Deh •io trasse da Plutarco, da Cicerone e da altri auto-
revoli scrittori 3; tantoché non sarà improbabile trovare
nei monumenti dell'arte figurati gli atleti, i gimnici, i
satiri e tali altri personaggi distinti per la robustezza lo-
ro del corpo, indicanti le virtuose doti dell'animo. Per
sit*ile traslato iuterpetrar si potrebbe la greca iscrizione
che lesesi nella gemma altroxe da me notata d' Ercole
sedente, ove è scritto noNos toy kaaos hzvxazein aitios //tra-
Pa§fìo del dolce riposo è cagione, o sia la virtù procura al-

1 B»oiilirroli t M.dMgl. antichi, p- 3 Delrii, Syntag. trag. lat., pars

• 378. ultima, Tom. 11, p. 3o .

* S,'"«' - in Hercul. Oetaeo, act. 4 Ved. ser. vi, tav. Ga, num. 4.
v> iyò'8 .
 
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