^G6 de' vasi fittili
sta XLVI Tavola, potremo dire che i pittori egualmente
che i poeti attinsero ad un medesimo fonte, qual' era la
religione . In tal caso la perdita dei tragici non sarà tanto
deplorabile per chi studia d'interpetrare le antiche pitture,
per intender le quali potremo ricorrere a questa comune
sorgente, vale a dire alla dottrina circa la religione del
paganesimo. Infatti chi non vede che in questa pittura si
volle rammentare la santità dei sepolcri che gli rendeva in-
violabili 1, e quindi al pari dei templi servivano di asilo
ai perseguitati? Qual più adattato tema potevasi dipingere
in un Vaso sepolcrale, e più analogo all'uso per cui re-
almente servì, che il sepolcro medesimo, dove ne fosse
espressa l'inviolabile santità come in questo? Perchè dun-
que deplorar la perdita del nome di questa donna dipin-
tavi? perchè affannarsi a rintracciare se Elena sia o altra
eroina?
Se il soggetto è religioso, nulla impareremo da esso a
prò della storia, mentre sappiamo che si trattavano reli-
giosamente favolosi e non istorici temi, perchè la religio-
ne assai mirava all'allegoria 2. È dunque il significato alle-
gorico l'oggetto principale della pittura, ed i personaggi
servono qui soltanto di mezzi per esprimerlo. Elena pef
esempio non fu ella una persona allegorica nella mitologi3
degli antichi 3? non lo fu altresì Menelao 4? Così poteva
essere qualunque altra che il pittore abbia inteso di voler
sostituire a quella nella presente composizione. Ma Elena,
0 altra che sia, qui ci conduce a considerare la santità d*
1 VirgiL, Aeneid., lib. iv, v, 457, 2 Ved. ser. 11, p. 80.
et Festus, de verb. significai., lib. 3 Ivi , p. 47 1 , 474.
xvi, p. 448, sq. 4 ivi.
sta XLVI Tavola, potremo dire che i pittori egualmente
che i poeti attinsero ad un medesimo fonte, qual' era la
religione . In tal caso la perdita dei tragici non sarà tanto
deplorabile per chi studia d'interpetrare le antiche pitture,
per intender le quali potremo ricorrere a questa comune
sorgente, vale a dire alla dottrina circa la religione del
paganesimo. Infatti chi non vede che in questa pittura si
volle rammentare la santità dei sepolcri che gli rendeva in-
violabili 1, e quindi al pari dei templi servivano di asilo
ai perseguitati? Qual più adattato tema potevasi dipingere
in un Vaso sepolcrale, e più analogo all'uso per cui re-
almente servì, che il sepolcro medesimo, dove ne fosse
espressa l'inviolabile santità come in questo? Perchè dun-
que deplorar la perdita del nome di questa donna dipin-
tavi? perchè affannarsi a rintracciare se Elena sia o altra
eroina?
Se il soggetto è religioso, nulla impareremo da esso a
prò della storia, mentre sappiamo che si trattavano reli-
giosamente favolosi e non istorici temi, perchè la religio-
ne assai mirava all'allegoria 2. È dunque il significato alle-
gorico l'oggetto principale della pittura, ed i personaggi
servono qui soltanto di mezzi per esprimerlo. Elena pef
esempio non fu ella una persona allegorica nella mitologi3
degli antichi 3? non lo fu altresì Menelao 4? Così poteva
essere qualunque altra che il pittore abbia inteso di voler
sostituire a quella nella presente composizione. Ma Elena,
0 altra che sia, qui ci conduce a considerare la santità d*
1 VirgiL, Aeneid., lib. iv, v, 457, 2 Ved. ser. 11, p. 80.
et Festus, de verb. significai., lib. 3 Ivi , p. 47 1 , 474.
xvi, p. 448, sq. 4 ivi.