TAVOLA LVI » 54l
ficoltà di fare abbandonare a varie popolazioni un alfabeto, al
quale erano accostumate,, per prenderne uno nuovo. Ora è cer-
to che le leggi del primo Minos , i riti di Eumolpo, le poesie di
Femonoe , di Melampo e quelle di Lino, essendo più anti-
che di quelle dell'arrivo di Cadmo in Grecia, non pote-
vano essere scritte in caratteri dal medesimo introdotti ; es-
se lo erano dunque in lettere pelasghe. I nuovi caratteri si
mescolarono a poco a poco negli antichi e produssero gran
variazioni nella scrittura: la iscrizione sigea è quasi egual-
mente mista di lettere pelasghe e cadmee; queste preval-
sero in seguito , ma ciò accadde soltanto verso la LXI
Olimpiade *»-.
ce La somiglianza dei caratteri Etruschi con quei dei Pe-
lasghi dai quali traevano la loro origine, il successivo mi-
scuglio di questi ultimi con quei di Cadmo, ie mutazioni
frequenti di alcune lettere in altre di un suono del tutto
diverso, a causa della varietà delle pronunzie, donde ven-
ne questo gran numero di dialetti ridotto in seguito a quat-
tro principali, come pure i segni impiegati per abbreviar
la scrittura, hanno fatto facilmente riguardare per etni-
sche un gran numero d'iscrizioni greche. Quindi ancora
il pregiudizio che attribuì indistintamente all'Etruria tutti i
Vasi di argilla, ha fatto giudicare le lettere che vi si trova-
no come attinenti aila lingua etnisca. Questo abbaglio
finì per rendere del tutto inesplicabili certe cose,, già diffi-
cili per se stesse ad essere interpetrate 1 ».
Anche il Winkelmann ebbe occasione di rammentar que-
1 David, Antiquites Etr., Grecq,, et PI. I, n, ni, iv, p. 62, auir,
Rom., par D Hancarville, Tom. 1,
ficoltà di fare abbandonare a varie popolazioni un alfabeto, al
quale erano accostumate,, per prenderne uno nuovo. Ora è cer-
to che le leggi del primo Minos , i riti di Eumolpo, le poesie di
Femonoe , di Melampo e quelle di Lino, essendo più anti-
che di quelle dell'arrivo di Cadmo in Grecia, non pote-
vano essere scritte in caratteri dal medesimo introdotti ; es-
se lo erano dunque in lettere pelasghe. I nuovi caratteri si
mescolarono a poco a poco negli antichi e produssero gran
variazioni nella scrittura: la iscrizione sigea è quasi egual-
mente mista di lettere pelasghe e cadmee; queste preval-
sero in seguito , ma ciò accadde soltanto verso la LXI
Olimpiade *»-.
ce La somiglianza dei caratteri Etruschi con quei dei Pe-
lasghi dai quali traevano la loro origine, il successivo mi-
scuglio di questi ultimi con quei di Cadmo, ie mutazioni
frequenti di alcune lettere in altre di un suono del tutto
diverso, a causa della varietà delle pronunzie, donde ven-
ne questo gran numero di dialetti ridotto in seguito a quat-
tro principali, come pure i segni impiegati per abbreviar
la scrittura, hanno fatto facilmente riguardare per etni-
sche un gran numero d'iscrizioni greche. Quindi ancora
il pregiudizio che attribuì indistintamente all'Etruria tutti i
Vasi di argilla, ha fatto giudicare le lettere che vi si trova-
no come attinenti aila lingua etnisca. Questo abbaglio
finì per rendere del tutto inesplicabili certe cose,, già diffi-
cili per se stesse ad essere interpetrate 1 ».
Anche il Winkelmann ebbe occasione di rammentar que-
1 David, Antiquites Etr., Grecq,, et PI. I, n, ni, iv, p. 62, auir,
Rom., par D Hancarville, Tom. 1,