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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 1) — Florenz, 1852

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https://doi.org/10.11588/diglit.859#0008
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PREFAZIONE

Multimi I.,'tniiit <]tn BBtC nos roeront, si'it
non pcregeronl : umilimi nilliuc ristai
opvria, multamqiM rntibUj ncc ulti noto
posi mille s.tuI.i iirccludctur occasii
nliquiil ndjiclendl.

SF.N1C, Epist. LX1V.

Usarono gli antichi seguaci del paganesimo il religioso rito ili
seppellire coi cadaveri alcuni vasi di lena colla. che il soverchio
lusso insinuò loro ili ornarli ili belle pitture, le quali tutte qual più.
t|ual meno, vertessero circa le dottrine religiose del paganesimo sii^su
ma in un modo si enimmalico e misterioso, clic inclusive in coloro
che si danno ad indovinare quali sieno i concetti ivi dipinti, resta
sempre non poco da intendersi ed interpellarsi. Si è creduto pertanto,
a line di più facilmente comprenderne il senso, specialmente di al-
cune figure le più enigmatiche ivi dipinte, che una doviziosa raccolta
di esse con precisione ritratte dai vasi slessi o da fedeli copie, po-
tesse recare aiuto alla loro intelligenza pei paragoni che ira soggeitu
e soggelto si posson fare. Cini questa speranza, e vedutosi I'acco-
glimentu che dai moderni lassi a questo nuovo ramo della scienza
archeologica. sono stale pubblicate oliere magnifiche e veramente
istruttive, ricche di rami, che mostrassero quasi al vero tali pitture.
imitandone inclusive l'originale misura; e noi dobbiamo invero esser
grati ai Begeri, ai Monlfaucon, ai Buonarroti, ai Caylus, ed a vari
altri, die incominciarono a decorarne l'erudite loro produzioni, e
cosi ne trassero qualche idea coloro fra gli studiosi, ch'ebbero occa-
 
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