DESCRIZIONE
DELLE PITTURI
DI M.clM
TAVOLA CC1.
Fu il celebre Caylus clic il primo produsse al pubblico nel 17òl2 questa
gentilissima tazza, chiamandole etnisca (I1, e ne descrisse le misure di sua
grandezza, notandone il diametro d'un piede e sette linee, la profónditi tre
pollici e due linee, la sua elevazione quattro pollici e sette linee. Anche il
D'Ancarville che pubblici) molli di questi vasi fittili dipinti, fu attento a darne
esatte misure : notizia che si abbandonò come inutile in tutte le posteriori
pubblicazioni di vasi dipinti. È assai rimarchevole osservare che questi'
fittili tazze di variatissime grandezze hanno pitture interne ed esterne, ese-
guite con grado eguale di merito darle: noi che usiamo recipienti di formi'
analoghe a questa, non costumiamo tale amplitudine di pitture, e forse nep-
pure gli antichi avrebbero sfoggiato in tanto lusso, qualora questi vasi fos-
sero stati d' uso domestico, e non di semplice religiosa decorazione come io
li suppongo.
II Caylus volle dare un senso all' allegorica pittura che vi si vede, ed in
conto dei due giovanetti che vi si trovano con in mano una canestra di frutti,
e quindi anche una lepre, ne desume che siavi espresso il genio della sta-
gione d'autunno, allegandone dottamente in conferma l'esempio d'un me-
daglione dell' imperator Commodo, nel quale con simboli di tal l'atta vi si
rappresentano le stagioni. Della donna che ha in mano cassetta e specchio
non dice cosa veruna.
(1) Caylus, Rccueil d'nntiquités. egyptlennes, etrueqnes, grecquea et romanità.
voi. I, pi. xxxiv. mini. 1, pag. !>'.t.
DELLE PITTURI
DI M.clM
TAVOLA CC1.
Fu il celebre Caylus clic il primo produsse al pubblico nel 17òl2 questa
gentilissima tazza, chiamandole etnisca (I1, e ne descrisse le misure di sua
grandezza, notandone il diametro d'un piede e sette linee, la profónditi tre
pollici e due linee, la sua elevazione quattro pollici e sette linee. Anche il
D'Ancarville che pubblici) molli di questi vasi fittili dipinti, fu attento a darne
esatte misure : notizia che si abbandonò come inutile in tutte le posteriori
pubblicazioni di vasi dipinti. È assai rimarchevole osservare che questi'
fittili tazze di variatissime grandezze hanno pitture interne ed esterne, ese-
guite con grado eguale di merito darle: noi che usiamo recipienti di formi'
analoghe a questa, non costumiamo tale amplitudine di pitture, e forse nep-
pure gli antichi avrebbero sfoggiato in tanto lusso, qualora questi vasi fos-
sero stati d' uso domestico, e non di semplice religiosa decorazione come io
li suppongo.
II Caylus volle dare un senso all' allegorica pittura che vi si vede, ed in
conto dei due giovanetti che vi si trovano con in mano una canestra di frutti,
e quindi anche una lepre, ne desume che siavi espresso il genio della sta-
gione d'autunno, allegandone dottamente in conferma l'esempio d'un me-
daglione dell' imperator Commodo, nel quale con simboli di tal l'atta vi si
rappresentano le stagioni. Della donna che ha in mano cassetta e specchio
non dice cosa veruna.
(1) Caylus, Rccueil d'nntiquités. egyptlennes, etrueqnes, grecquea et romanità.
voi. I, pi. xxxiv. mini. 1, pag. !>'.t.