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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 4) — Florenz, 1856

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https://doi.org/10.11588/diglit.862#0125
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TAVOLA CCCC. 12»

ne, se n'è detto in principio: se non clic resta a dare qualche schiarimento
ancora circa alia figura del protagonista. E ili vero veggendosi nella sua tu-
nichetta l'ornato degl'ippocampi parrebbe a prima giunta che (al marino di-
stintivo s'opponesse alla designazione di deità solare che appartiensi all' Ar-
gicida quando consideralo dal punto di vista della simbolico, ci apparisce co-
me una teoiìsica personificazione. Rimuovesi bensì questo dubbio tosto che
ne sovvengo essersi creduto che tento la luna quanto il sole traessero ori-
gine dal mare fi). V'ha inoltre relativamente al pileo alato, eh'è ordinario
attributo dello Erme Argìfonte, una riflessione da Tursi ; debbesi cioè ricor-
dare che siffatto petaso, o più tosto cimiero con le ali, siesi doto propria-
mente a Plutone, siccome rilevasi del suo stesso nome «uvft "AUm celata
dell'oceulto (2); la qual voce, quantunque designativa come ognun sa di Plu-
tone, pare pur tuttavia fosse passala per una specie di metatesi dalla persona
alla cosa, dal che sarà provenuta a quest' elmo la fama d' essere non che in-
visibile, occitltatnre di chiunque mai ne andasse coperto (5). In ogni modo
egli è certo che al pileo alato va annessa l'idea di coso latente ed infernale.
Però trovandosi un tal segno cataetnnìo combinato nell'Argicida co! carattere
.eliaco, ne risulterà la doppia qualificazione di sole-infero a questo simbolico
personaggio (4).

(i) Plutarco, I. e. nella nota 22.

(2) V. Apollod. I, i, ed ivi le annotazioni di Olivier.

(3) Platone nel decimo della Repubblica fa allusione a siffatta meravigliosa
proprietà attribuita a quest'elmo. Oltre a Mercurio ed a Perseo, se ne servi
Minerva pur essa per rendersi invisibile a Marte, come leggesi nell'Iliade V. 845

(41 Quanto alta caratteristica di Sole ascritta a Mercurio, all'autorità dì
Maerobio allegata nella nota Si aggiuenesi quella nneora dei monumenti.
Possono rtifaltì citarsi quelle due gemme antiche della Dalliliotera medie, pub-
blicati1 dal Oorì nelle la*, lxx, n. m, e ixxi, n. i del Museo fiorentino, io
ognuna delle quali piMrr ■' intagliata l'immagine di Mercurio, che he per ac-
cessorio la figura d'un eancro, il quale è simbolo solare. V. Maerobio, Sa-
turnali i, 21. Rispetto poi «Ile relazioni di questo nume con le regioni infer-
nali, se ne potrebbero addurre diverse prove; ma basta qui rammentare sol-
tanto la designazione di ^Sov/ou, nel senso rìi sotterraneo o infero che è dota
da Sofocle nell'Ajace , v. 831 , e da Euripide nell'Alceste, v. 746.
 
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