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Anhang.
[Aus der Depesche des venezianischen Gesandten Alvise Mocenigo an den
Rath der Zehn.
1629. 28. Juli. Im Archiv der Frari zu Venedig1).
Mi hä fatto sapere Don Giouanni di Vcgliella, eh' e il See"0 : di Stato; et ha anco
titolo di consigliero, che il Sor: Conte di Olivares, per ordine del Re,- le ha commandato
di procurare passaporti, et Ire di raecomandatione per Diego Velasquez, Pitore di
Camera di .S. Mi»., il quäle se ne passa con lo Spinolla ä Milano, poi da sc in
altre cittä d'Italia, et particolarmte: in cotesta di Venetia per trattencruisi, uedere et
aprendere le cose della sua professione; 1' istesso uflicio e stato fatto appresso Ii
Nuntii, e qualche altro Ambr: ancora: Io per corrispondere al desiderio di ,S. E.
in riguardo delle commissioni di .S. Mtä; c per complire all' ufficio dclla creanza,
le ho fatto il passaporto, e le ho dato Ire per il Sor: Giorgio Contarini fii de ^
Marco; per il Sor: Vicenzo Grimani fü de ^ P' °: et in Terra ferma per il S°r: Cap°:
di Verona, et per il Conrai'»: mio fratello.
Questo pittore e giouane, e, p quello che ä nie pare, non puö esscr di sos-
petto questo stto passaggio costi; solo mi persuado, che p acquistarc maggior peritia
nella sua profi'essione habbi procurato questa licenza dal Re di vedere le citta
pr'i. d'Italia, et le cose notabili dcll' arte sua: Con tutto cio, pche questo e p fer-
marsi, corae mi ha detto, in VL'a: ho giudicato espediente darne questo raguaglio
all' EE: VV:, le quali con la loro prudenza potranno fare osservare cio. che le
parerä espediente intorno ä questa persona, che douerä capitarc con 1' indrizzo delle
plc; Ire costi, et nello stato. Al-vise Mocenigo.']
2.
Depesche des Florentiners Averardo de' Medici.
1629. 22. September. Im Mediceischen Archiv zu Florenz.
III"10 e Reu"10 Sigc frcllo Ossmo.
Son piü giomi che ho dato lettere di raecomandazione ä im pittore fauorito
del Re e del Conte di Oliuares, chiamato Diego Velasches il quäle e passato in
Italia col marchese Spinola, et prima uuol ueder Lombardia e Venetia, e poi pas-
serä ä Firenze, e a Roma: quando coparira non uorrei chesele faecssc ne troppo
ne poco; bisognerebbe che qualche pittore lo hospitasse corac da se; S. S. A. A.
et i Prnpi lo fauorissiuo; et se bene al Sr Conte c superfluo il ricordar cosa al-
cuna, uorrei non dimeno, che tutte le persone de Principi lo chiamassero di im Vor
muy redondo, pche egli come dico e fauorito dal Re et dal Conte, et oltre all' es-
sere uscier di Camera, pratica molto adetro in Corte, et 110 uorrei che egli si potessi
uantar con i cortigiani di quä. et co le rata med1"", d'hauer hauuto del V. S. da'
nostri prnpi ö cortesia maggiore di qucl che conuenga ad un Pittore; io cousiglieici
che il GDuca si facesse fare un ritratto da lui; et poi Ii donasse unn collana.con la
sua medaglia; mostrandosili con grauita di Re, e trattandolo bene nel generc della
*) Ich setze diese Depesche der Bequemlichkeit wegen nach eigner Abschrift
bei, obwohl sie schon von Zarco del Valle in den Documcntos ineditos mitgetheilt
worden ist. Tomo LV, 400 f. Zarco macht aus dem Namen des Gesandten Alvisc
Mocenigo einen Adressaten Viccmocenigo im Rath der Zehn!
Anhang.
[Aus der Depesche des venezianischen Gesandten Alvise Mocenigo an den
Rath der Zehn.
1629. 28. Juli. Im Archiv der Frari zu Venedig1).
Mi hä fatto sapere Don Giouanni di Vcgliella, eh' e il See"0 : di Stato; et ha anco
titolo di consigliero, che il Sor: Conte di Olivares, per ordine del Re,- le ha commandato
di procurare passaporti, et Ire di raecomandatione per Diego Velasquez, Pitore di
Camera di .S. Mi»., il quäle se ne passa con lo Spinolla ä Milano, poi da sc in
altre cittä d'Italia, et particolarmte: in cotesta di Venetia per trattencruisi, uedere et
aprendere le cose della sua professione; 1' istesso uflicio e stato fatto appresso Ii
Nuntii, e qualche altro Ambr: ancora: Io per corrispondere al desiderio di ,S. E.
in riguardo delle commissioni di .S. Mtä; c per complire all' ufficio dclla creanza,
le ho fatto il passaporto, e le ho dato Ire per il Sor: Giorgio Contarini fii de ^
Marco; per il Sor: Vicenzo Grimani fü de ^ P' °: et in Terra ferma per il S°r: Cap°:
di Verona, et per il Conrai'»: mio fratello.
Questo pittore e giouane, e, p quello che ä nie pare, non puö esscr di sos-
petto questo stto passaggio costi; solo mi persuado, che p acquistarc maggior peritia
nella sua profi'essione habbi procurato questa licenza dal Re di vedere le citta
pr'i. d'Italia, et le cose notabili dcll' arte sua: Con tutto cio, pche questo e p fer-
marsi, corae mi ha detto, in VL'a: ho giudicato espediente darne questo raguaglio
all' EE: VV:, le quali con la loro prudenza potranno fare osservare cio. che le
parerä espediente intorno ä questa persona, che douerä capitarc con 1' indrizzo delle
plc; Ire costi, et nello stato. Al-vise Mocenigo.']
2.
Depesche des Florentiners Averardo de' Medici.
1629. 22. September. Im Mediceischen Archiv zu Florenz.
III"10 e Reu"10 Sigc frcllo Ossmo.
Son piü giomi che ho dato lettere di raecomandazione ä im pittore fauorito
del Re e del Conte di Oliuares, chiamato Diego Velasches il quäle e passato in
Italia col marchese Spinola, et prima uuol ueder Lombardia e Venetia, e poi pas-
serä ä Firenze, e a Roma: quando coparira non uorrei chesele faecssc ne troppo
ne poco; bisognerebbe che qualche pittore lo hospitasse corac da se; S. S. A. A.
et i Prnpi lo fauorissiuo; et se bene al Sr Conte c superfluo il ricordar cosa al-
cuna, uorrei non dimeno, che tutte le persone de Principi lo chiamassero di im Vor
muy redondo, pche egli come dico e fauorito dal Re et dal Conte, et oltre all' es-
sere uscier di Camera, pratica molto adetro in Corte, et 110 uorrei che egli si potessi
uantar con i cortigiani di quä. et co le rata med1"", d'hauer hauuto del V. S. da'
nostri prnpi ö cortesia maggiore di qucl che conuenga ad un Pittore; io cousiglieici
che il GDuca si facesse fare un ritratto da lui; et poi Ii donasse unn collana.con la
sua medaglia; mostrandosili con grauita di Re, e trattandolo bene nel generc della
*) Ich setze diese Depesche der Bequemlichkeit wegen nach eigner Abschrift
bei, obwohl sie schon von Zarco del Valle in den Documcntos ineditos mitgetheilt
worden ist. Tomo LV, 400 f. Zarco macht aus dem Namen des Gesandten Alvisc
Mocenigo einen Adressaten Viccmocenigo im Rath der Zehn!