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CATALOGO DEL MUSEO EGIZIANO DI BOLOGNA
8. - STATUETTE FUNERARIE
CHIAMATE SABTI
ossia immagini del morto che nel Nuter-cher, nome mistico del mondo sotterraneo, dovevano
coltivare i campi intersecati da canali. Si trovano nelle tombe insieme alle mummie, ora gettate
alla rinfusa nel sarcofago, ora piantate ritte nella sabbia sparsa intorno al sarcofago per terra, ora
affastellate in apposite cassette di legno dipinto.
2056. Statuetta funeraria, di porcellana azzurra, alta 0,26, mancante di piedi. È in
forma di mummia colle braccia incrociate sul petto, tenendo la zappa nelle
mani e il sacco della semenza sul dorso. L’iscrizione geroglifica, tracciata oriz-
zontalmente in nero come tutti i particolari del volto e della parrucca, con-
tiene l’invocazione ai 'sabtù tolta dal capitolo VI del libro dei morti e porta
nelle prime due linee i cartelli reali di Seti I della 1911 dinastia. È del se-
guente tenore : « Irradii l’osiriano signore delle due regioni Ra-men-ma, giu-
« stificato. Egli dice, o sabti quando questi è giudicato e chiamato : sono
« l’osiriano Seti-mer-n-ptah, giustificato, che tu chiami per tutti i lavori da
« farsi nel Nuter-cher. Ecco, egdi ha battuto il nemico che vi si trova come
« una persona occupata del suo dovere ; eccomi che voi chiamate e giudicate
« in ogni tempo per far germogliare i campi, per irrigare le sponde, per
« trasportare la sabbia a destra e a sinistra ; eccomi che voi chiamate. »
Sala IV, vetrina F, piano 30. Coll. Palagi.
CATALOGO DEL MUSEO EGIZIANO DI BOLOGNA
8. - STATUETTE FUNERARIE
CHIAMATE SABTI
ossia immagini del morto che nel Nuter-cher, nome mistico del mondo sotterraneo, dovevano
coltivare i campi intersecati da canali. Si trovano nelle tombe insieme alle mummie, ora gettate
alla rinfusa nel sarcofago, ora piantate ritte nella sabbia sparsa intorno al sarcofago per terra, ora
affastellate in apposite cassette di legno dipinto.
2056. Statuetta funeraria, di porcellana azzurra, alta 0,26, mancante di piedi. È in
forma di mummia colle braccia incrociate sul petto, tenendo la zappa nelle
mani e il sacco della semenza sul dorso. L’iscrizione geroglifica, tracciata oriz-
zontalmente in nero come tutti i particolari del volto e della parrucca, con-
tiene l’invocazione ai 'sabtù tolta dal capitolo VI del libro dei morti e porta
nelle prime due linee i cartelli reali di Seti I della 1911 dinastia. È del se-
guente tenore : « Irradii l’osiriano signore delle due regioni Ra-men-ma, giu-
« stificato. Egli dice, o sabti quando questi è giudicato e chiamato : sono
« l’osiriano Seti-mer-n-ptah, giustificato, che tu chiami per tutti i lavori da
« farsi nel Nuter-cher. Ecco, egdi ha battuto il nemico che vi si trova come
« una persona occupata del suo dovere ; eccomi che voi chiamate e giudicate
« in ogni tempo per far germogliare i campi, per irrigare le sponde, per
« trasportare la sabbia a destra e a sinistra ; eccomi che voi chiamate. »
Sala IV, vetrina F, piano 30. Coll. Palagi.