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https://doi.org/10.11588/diglit.3145#0407
382 SCUOLA. SENESE
Ancona e in Assisi, furon opere cominciate dai
primo e terminate dal secondo. In Siena è qual-
che tavola tutta di Lippo, e il descrittore di
Pisa ne ricorda una quivi a S. Paolo non senza
Ce«o di Mar-lode. Nell'altra edizione aggiunsi un Cecco ili
IQU- ' Martino come fratello di Simone, tenendo die-
tro senza esame a' cronisti. Ora riilellendo che
questi dipingeva circa il i38o, e che v'ebbe
in Siena circa il i35o un altro Simon Martino
rnen celebre, nominato dal Cittadini, non credo
bene il seguitarli.
Di altra famiglia pittorica, anch'essa insigne,
fu capo un tal Lorenzo e per vezzo Lorenzo t-
to; padre di un Ambrogio, che perciò è chia-
mato da gì' istorici Loveiizelli. Una grande opera
Ami,roSioLo- di questo ? ove si soscrive Ambroòius Lauren-
"'2Clli- tii , si vede in palazzo pubblico , e si può dire
anche un poema d'insegnamenti morali. I Vizj
di un mal Governo sotto aspetti diversi e con
simboli convenienti vi sono rappresentati, ag-
guntivi anche de' versi che ne spiegano le (ina-
lila e gli ch'etti. Vi si veggono anche le Virtù
personificate, come oggi dicesi, pur con sim-
boli adalli; e tutto il dipinto tende a formare
ai La Repubblica de' governanti e de' politici non
animati da altro spirito, che di virtù vera. Se
in queste figure fosse più varietà di volti e
migliore compartimento, poco invidierebbono
le più belle istorie del Campo Santo di Pisa.
nel i3o8, 6 quel Lippa clic nel i3Gi si dice com-
pagno d'altro pittore (L, Sen., T. Il, j». 110) vcri-
siniihiH'iiie son diversi dal Menimi, Questi era minor
del fratelloi e, a. dcUu ilei Vasari, yli sopravvisse
i4 anni.
Ancona e in Assisi, furon opere cominciate dai
primo e terminate dal secondo. In Siena è qual-
che tavola tutta di Lippo, e il descrittore di
Pisa ne ricorda una quivi a S. Paolo non senza
Ce«o di Mar-lode. Nell'altra edizione aggiunsi un Cecco ili
IQU- ' Martino come fratello di Simone, tenendo die-
tro senza esame a' cronisti. Ora riilellendo che
questi dipingeva circa il i38o, e che v'ebbe
in Siena circa il i35o un altro Simon Martino
rnen celebre, nominato dal Cittadini, non credo
bene il seguitarli.
Di altra famiglia pittorica, anch'essa insigne,
fu capo un tal Lorenzo e per vezzo Lorenzo t-
to; padre di un Ambrogio, che perciò è chia-
mato da gì' istorici Loveiizelli. Una grande opera
Ami,roSioLo- di questo ? ove si soscrive Ambroòius Lauren-
"'2Clli- tii , si vede in palazzo pubblico , e si può dire
anche un poema d'insegnamenti morali. I Vizj
di un mal Governo sotto aspetti diversi e con
simboli convenienti vi sono rappresentati, ag-
guntivi anche de' versi che ne spiegano le (ina-
lila e gli ch'etti. Vi si veggono anche le Virtù
personificate, come oggi dicesi, pur con sim-
boli adalli; e tutto il dipinto tende a formare
ai La Repubblica de' governanti e de' politici non
animati da altro spirito, che di virtù vera. Se
in queste figure fosse più varietà di volti e
migliore compartimento, poco invidierebbono
le più belle istorie del Campo Santo di Pisa.
nel i3o8, 6 quel Lippa clic nel i3Gi si dice com-
pagno d'altro pittore (L, Sen., T. Il, j». 110) vcri-
siniihiH'iiie son diversi dal Menimi, Questi era minor
del fratelloi e, a. dcUu ilei Vasari, yli sopravvisse
i4 anni.