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L I A N F 1 T E A T R I
I 12.
tratta poi del Comporto , e quegli argo-
menti non sono nell’originai Latino dell’
Autore, stampato dopo sua morte in Fio-
renza nel 1485. come altresì dove nel capo
antecedente dice il volgare , che i Tofcani
trasserirono ne'lor capitelli tutti gli ornamen-
ti , che e'poterono trovare ; il Latino dice ,
che così fecero gs Italici, e intende del ca-
pitello Comporto, o ha Romano. Confu-
sion genera in ciò qualch’altro Scrittorean-
cora, come il Va sari, che l’Ordine Ro-
mano, eComposito dice trovato da’Tosca-
ni, e al Toscano dà nome d’ordine Rurti-
co. Daniel Barbaro nella sua nobil verdo-
ne , e illustrazion di Vitruvio trattò quali
d’ogni co sa pienamente, ma il Sopraorna-
to Toscano non toccò, come dal suo Au-
tore non tocco . Ne diede bensì la forma
Bartian Serbo, ma in tutto di sua inven-
zione , e non molto in questa parte felice-
mente. Egli disegnò ancora tra’suoi edifizj
antichi un Tempio, che chiamò della Pie-
tà, con portico, o vertibolo, che s’accoste-
rebbe al modo Toscano ; ma quello pure
nella parte alta compì di sua teda, di-
chiarando non si poter comprendere per
esser ruinata : le colonne senza piedestallo,
e senza baie raostrano ch’era edilizio Do-
rico. Del Serbo , che dopo Fra Giocondo
chiamato in Francia da Francesco I portò
anch’esso l’Architettura di là dà’monti,
fu discepolo Filandro , il quale illustrando
Vitruvio, mortrar volle anch’egli tutte le
parti del Toscano ; ma nè dall’ Autor siio
prendendole,nè dall’autorità d’edilizio an-
tiCQ, si Barozzi da Vignola confessò can-
didamente d’avere in quella parte lavorato
di sua fàntasia , e ciò/ die’egli, per non a-
ver trovato sra le antichità di Roma orna-
mento Tofcano , di cui «’ abbia potuto formar
regola, come degli altri quatti"-Ordini. Seri-
ve però il Chambray, che non avendo gli
Architetti trovato efempio antico del So-
praornato Toscano, non fa gran conto del-
le loro invenzioni. Ora egli è certo , che
poteano i detti maestri fupplir felicemente
a tal mancanza, e con fondamento insegna-.
re qual fosse il vero ornato Toscano, se a-
vessero con più diligenza osservata ? Arena
nostra, nel terzo piano della quale si con-
serva intero, e pulitamente eseguito. Leg-
gendo io già nel primo libro d’Andrea Pal-
ladio , che dall’Arena Verone!© ei pren-
desse le sacome dell’architrave , fregio , e
cornice Toscana, mi pensai torto , ch’egli
solo avefse dato nel segno : ma osservando.
poi, che dopo quello ei mostra un’ archi-
trave senza membri, un fregio senza puli-
tura , una cornice con altre parti, e tutto
con diverse misure, m’avvidi, ch’egli pu-
re per l’angullia della rtrada da quella par-
te non giunsè con l’occhio a osservare il più.
alto piano, che quali solo meritava d’else-
re osservato , e si regolò co’ due di siotto \
e quelli ancora misichiò forsè con altri edi-
fizj , da cui disse aver parimente tolto. La
Scamozi, che lavorò altresì dì sua inven-
zione il Toscano, cercò saggiamente d*an-
darsi ajutando con autorità d’antichi fram-
menti ; ma egli potea vederlo qui intero,
e in opera, con che non avrebbe polle nel
suo Fregio tede di travi.
L I A N F 1 T E A T R I
I 12.
tratta poi del Comporto , e quegli argo-
menti non sono nell’originai Latino dell’
Autore, stampato dopo sua morte in Fio-
renza nel 1485. come altresì dove nel capo
antecedente dice il volgare , che i Tofcani
trasserirono ne'lor capitelli tutti gli ornamen-
ti , che e'poterono trovare ; il Latino dice ,
che così fecero gs Italici, e intende del ca-
pitello Comporto, o ha Romano. Confu-
sion genera in ciò qualch’altro Scrittorean-
cora, come il Va sari, che l’Ordine Ro-
mano, eComposito dice trovato da’Tosca-
ni, e al Toscano dà nome d’ordine Rurti-
co. Daniel Barbaro nella sua nobil verdo-
ne , e illustrazion di Vitruvio trattò quali
d’ogni co sa pienamente, ma il Sopraorna-
to Toscano non toccò, come dal suo Au-
tore non tocco . Ne diede bensì la forma
Bartian Serbo, ma in tutto di sua inven-
zione , e non molto in questa parte felice-
mente. Egli disegnò ancora tra’suoi edifizj
antichi un Tempio, che chiamò della Pie-
tà, con portico, o vertibolo, che s’accoste-
rebbe al modo Toscano ; ma quello pure
nella parte alta compì di sua teda, di-
chiarando non si poter comprendere per
esser ruinata : le colonne senza piedestallo,
e senza baie raostrano ch’era edilizio Do-
rico. Del Serbo , che dopo Fra Giocondo
chiamato in Francia da Francesco I portò
anch’esso l’Architettura di là dà’monti,
fu discepolo Filandro , il quale illustrando
Vitruvio, mortrar volle anch’egli tutte le
parti del Toscano ; ma nè dall’ Autor siio
prendendole,nè dall’autorità d’edilizio an-
tiCQ, si Barozzi da Vignola confessò can-
didamente d’avere in quella parte lavorato
di sua fàntasia , e ciò/ die’egli, per non a-
ver trovato sra le antichità di Roma orna-
mento Tofcano , di cui «’ abbia potuto formar
regola, come degli altri quatti"-Ordini. Seri-
ve però il Chambray, che non avendo gli
Architetti trovato efempio antico del So-
praornato Toscano, non fa gran conto del-
le loro invenzioni. Ora egli è certo , che
poteano i detti maestri fupplir felicemente
a tal mancanza, e con fondamento insegna-.
re qual fosse il vero ornato Toscano, se a-
vessero con più diligenza osservata ? Arena
nostra, nel terzo piano della quale si con-
serva intero, e pulitamente eseguito. Leg-
gendo io già nel primo libro d’Andrea Pal-
ladio , che dall’Arena Verone!© ei pren-
desse le sacome dell’architrave , fregio , e
cornice Toscana, mi pensai torto , ch’egli
solo avefse dato nel segno : ma osservando.
poi, che dopo quello ei mostra un’ archi-
trave senza membri, un fregio senza puli-
tura , una cornice con altre parti, e tutto
con diverse misure, m’avvidi, ch’egli pu-
re per l’angullia della rtrada da quella par-
te non giunsè con l’occhio a osservare il più.
alto piano, che quali solo meritava d’else-
re osservato , e si regolò co’ due di siotto \
e quelli ancora misichiò forsè con altri edi-
fizj , da cui disse aver parimente tolto. La
Scamozi, che lavorò altresì dì sua inven-
zione il Toscano, cercò saggiamente d*an-
darsi ajutando con autorità d’antichi fram-
menti ; ma egli potea vederlo qui intero,
e in opera, con che non avrebbe polle nel
suo Fregio tede di travi.