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f e quella gran Cappella delTeCoro,erad fìnto inddiato da'maedri Napolitani
nella vita, econtaiscuCa Ccaricatod da qudpeso, che auea disperato poter
portare; come se mai più a Cuoi giorni nonaueCse calcato i ponti, e dipinta
l'Aurore a! palaggio oggi Mazzarino, le Cappelle Pontifìcie in S. Maria Mag-
giore , e a Monte Canallo, le Cappelle intere a Rauenna, le Trune in Bologna,
e così dato A conoscere. Ce da sìmih macchine iasciasse farli paura. Scrit-
to perciò egli a Napoli all' ideCso Rossellini, che auea fatto prima andar Gui-
do , e protettolo, ottenne d'esser a quella faccenda sùrrogato, Cenza mai fame
a! Reni vn minimo motto, e vi si portò, benché inutilmente, riputandoli a Com-
ma grazia il non entrare a farn' altro, e tornandole ben predo a cala, temen-
do laCciarui la vita. Lo Coleua perciò burlar Guido, ed interrogandolo più vol-
te, come gli auede mai dato l'animo di reddere alle perenzioni di coloro, ò
almeno auesse egli Colo auuto Corte di non incontrarle, lopiccaua,e l'impe-
gnai a raccontar ciò gii ne CoCse accaduto: Non potere andar per Napoli,
che dietro non si vedesse qualche brutto ceffo, che imbautato entro il mantel-
lo , e fìngendo tener' armi lòtto, e di loppiatto legmrlo, non gli mettere CoCpec-
ti : Auer trouato più volte alla posfa lettere orbe, che l'auuisauano tramargli
inddie contro la vita, e l'eCortauano,sotto preteso di buon zelo e di carità, ade-
nersì da qnel lauoro, che doueua elsere la dia reuma : De' duo'giouani condotti
seco per aiuto, Gio. Battida Ruggieri^ e Lorenzo Menini, eCsersì veduto redae
pnuo d'improuiso, & in certo modo che non gli piaceua, e gli accreCceua i Cos-
pett! ; quando Cenza sùa lanuta , andati edi a vedere per curiolìtd le galere, in..*
tempo che Cpaimate , & allenite doueuano porsì in corso , Cciarpato d'impro-
uiso, e poded in viaggio ? Ce g! i erano porcari via con gli altri, lenza badar loro,
chedraccomandauano, eluppiicauano elsere almeno collo Cchifo rimedi Cu!
!ido, Cernendo anzi le loro preghiere, e le (manie ad accreCcer le risate, e'1 pas-
satempo a quel Comandante, &Vidtia!i; onde inutilmente diedi cercando, e
facendo addimandare per tutto Napoli, scriuere a Roma, & ahroue per rag-
guaglio, nè Cubodorarne potendo nuoua alcuna, tenuto auede perindubbita-
to,elsere iti a male.
Licenziato poi Guido i luci discepoli, che troppo creCciuti in numero, fbr-
mauano più condidone, che Ccuola ; vantauadil Cedi, auer' egli ciò facto per
timore e gelolìa di lui, che cominciaua ad vguagìiarlo ; e però aperta danza , e
quella della appunto che prima condotta aueua il Maedro nel palagio Fantuz-
zi, laCciauad intendere volerlo anche trapalare vn giorno, facendo allora qua-
dri , che veramente a quella maniera dranamente accodauand, e che Ce non
modrauano mai quelgranfondamento ,e Capere, che in que'del Reni oslerua-
uasì, losuperauan quad in vna certa maggior franchezza, e padolìtd, che il
qued' huomo veramente fù dngolare. Fù allora che di sua mano d vidde la bel-
la tauolina di S.Carlo nella ChieCade'Poueri all'Altare de'Simonini, oue in po-
co lìto rappreCentò così al vino l'affetto, e la diuozione di quel Santo procedìo-
naimente portante per Milano d Santo Chiodo ^ per placar l'ira Diuina,che^
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f e quella gran Cappella delTeCoro,erad fìnto inddiato da'maedri Napolitani
nella vita, econtaiscuCa Ccaricatod da qudpeso, che auea disperato poter
portare; come se mai più a Cuoi giorni nonaueCse calcato i ponti, e dipinta
l'Aurore a! palaggio oggi Mazzarino, le Cappelle Pontifìcie in S. Maria Mag-
giore , e a Monte Canallo, le Cappelle intere a Rauenna, le Trune in Bologna,
e così dato A conoscere. Ce da sìmih macchine iasciasse farli paura. Scrit-
to perciò egli a Napoli all' ideCso Rossellini, che auea fatto prima andar Gui-
do , e protettolo, ottenne d'esser a quella faccenda sùrrogato, Cenza mai fame
a! Reni vn minimo motto, e vi si portò, benché inutilmente, riputandoli a Com-
ma grazia il non entrare a farn' altro, e tornandole ben predo a cala, temen-
do laCciarui la vita. Lo Coleua perciò burlar Guido, ed interrogandolo più vol-
te, come gli auede mai dato l'animo di reddere alle perenzioni di coloro, ò
almeno auesse egli Colo auuto Corte di non incontrarle, lopiccaua,e l'impe-
gnai a raccontar ciò gii ne CoCse accaduto: Non potere andar per Napoli,
che dietro non si vedesse qualche brutto ceffo, che imbautato entro il mantel-
lo , e fìngendo tener' armi lòtto, e di loppiatto legmrlo, non gli mettere CoCpec-
ti : Auer trouato più volte alla posfa lettere orbe, che l'auuisauano tramargli
inddie contro la vita, e l'eCortauano,sotto preteso di buon zelo e di carità, ade-
nersì da qnel lauoro, che doueua elsere la dia reuma : De' duo'giouani condotti
seco per aiuto, Gio. Battida Ruggieri^ e Lorenzo Menini, eCsersì veduto redae
pnuo d'improuiso, & in certo modo che non gli piaceua, e gli accreCceua i Cos-
pett! ; quando Cenza sùa lanuta , andati edi a vedere per curiolìtd le galere, in..*
tempo che Cpaimate , & allenite doueuano porsì in corso , Cciarpato d'impro-
uiso, e poded in viaggio ? Ce g! i erano porcari via con gli altri, lenza badar loro,
chedraccomandauano, eluppiicauano elsere almeno collo Cchifo rimedi Cu!
!ido, Cernendo anzi le loro preghiere, e le (manie ad accreCcer le risate, e'1 pas-
satempo a quel Comandante, &Vidtia!i; onde inutilmente diedi cercando, e
facendo addimandare per tutto Napoli, scriuere a Roma, & ahroue per rag-
guaglio, nè Cubodorarne potendo nuoua alcuna, tenuto auede perindubbita-
to,elsere iti a male.
Licenziato poi Guido i luci discepoli, che troppo creCciuti in numero, fbr-
mauano più condidone, che Ccuola ; vantauadil Cedi, auer' egli ciò facto per
timore e gelolìa di lui, che cominciaua ad vguagìiarlo ; e però aperta danza , e
quella della appunto che prima condotta aueua il Maedro nel palagio Fantuz-
zi, laCciauad intendere volerlo anche trapalare vn giorno, facendo allora qua-
dri , che veramente a quella maniera dranamente accodauand, e che Ce non
modrauano mai quelgranfondamento ,e Capere, che in que'del Reni oslerua-
uasì, losuperauan quad in vna certa maggior franchezza, e padolìtd, che il
qued' huomo veramente fù dngolare. Fù allora che di sua mano d vidde la bel-
la tauolina di S.Carlo nella ChieCade'Poueri all'Altare de'Simonini, oue in po-
co lìto rappreCentò così al vino l'affetto, e la diuozione di quel Santo procedìo-
naimente portante per Milano d Santo Chiodo ^ per placar l'ira Diuina,che^
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