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Malvasia, Carlo Cesare; Crespi, Luigi
Felsina pittrice: vite de' pittori bolognesi ; ... con indici ... (2): Che contiene la Quarta Parte — Bologna, 1678 [Cicognara Nr. 2310-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30153#0367
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GIO FRANCESCO

BARBIERI
DETTO IL GVERCIN DA CENTO
E D I
PAO LO ANTO NIC) FRATELLO
ERCO LE G E N N A R I C O G N ATO
BENE DETTO E CESARE
Nipoti delio Aedo
ET ALTRI SVOI DISCEPOLI.
633 HRH3 H3 83
O soglio paragonar quel Pittore, che di vii buon colorito ar-
redato lì vede, a quel Cantore, che di vna bella voce prem-
ito si troua ; e come Suo! dirli, che delle cento parti che as-
sa Musìca richiedono, le nouantanoueposlcgga chi convn
bel metallo fa vdirsì ; così delle cento qualità che la Pittura^
abbelliscono , auer le nouantanoue può ben pregiarti cbi di
vnbelcolorefà pompa. Non tutti penetrano per entro la
profondità de! dileguo, là doue nisiuno vi è,che dalla vaghezza delle tentare non
si Senta rapito; che però lalciosH talora in Roma per vn Michelangelo da Ca-
rauaggio vn Michelangelo Buonaroti, e per vn Rafellin da Reggio il gran Ra-
faeìle da Vrbino; non ad altro più datali ad iltudiare laGiouentù, che il fiero
tingere del!' Amerigi, che le mesliche viue, e graziole del Mota. Io non giure-
rei già , per ver dire,che Rata fòlle quella la intcnzion de! Barbieri, ma ben si
pollo assermare 3 tale per s appunto auerne Y^duto Metto, quando il Suo tinge-
re
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