/ar/. 43<?
ma!' accorto a! beo contento compratore , con risa di tutti que'giouani, che sìu-
piuano delia poca dima ( fìnta,ò vera che li solle^ che di le delio Iacea. L'idelsb
suuenne di vna mezza figurade! Signore modrato, dopo ie battiture, a! Popo-
!o Ebreo, conia teda dei manigoido, che i'ilcopriua, comprata subito a viua
forza dai Tamburini Caulìdico primario per quattroscudi, che tanti appunto
nechiefe,echepoidopaia sua morte ne fu venduta cento. L'idedo Guido
concorreua a quedosuo credito, perche oitre che iocomendaua per quei gran
virtuoso ch'egii era ,non capitana opra di consìderazione per i dici aiiieui, che
a iui non i'appoggtalìe, con gran dio vtiie , sodenendoio ne' prezzi, che troppo
baiamente ei porre vo!eua^ fraie quaii vna tauoia con ia B. V. c certi Santhche
sece largii i! Gomme idacor Bolognini per vtia sua Chieliuoia neiia viiia di Cre-
uaicore, e neiia quaie, ritraendo i'idedb Commendatore, H fece cosi limile, e
con sìfe!icemaneggio,che Guido delso non li saziaua di iodaria, facendogli-
ne perciò dare anche più deii'accordato. Lodaua aitres:, e piaceuogii in edre-
movn'Angeiica e Medoro, quaie auea dipinto con gran brio, e lauere, ep-
ponendogii soie i'auer fatto in ilcorco il Medoro, voito con ia schiena verso i ri-
guardanti , onde !a beiiiHima fàccia di elio , cagione deii'incendio amorosb de!*
!asua vaga,e perciò principa! (oggetto deii'opra, rehasseascoso, quali acci-
dente , ò acceÈorio ; ai che acconsentendo egii, conchiudea, edere per auuer-
tirio m ogn'aitra occalìone, ma non dargii i'atumo per allora di guadare ii fat-
to, e rimetterio con tanta fatica, quant' aurebbeli richieduto.
Ma quanto più selicemente andaualì egii auanzando neiia perfezione deB'Ar-
te 9 e ne! concetto ditutti, per ia direzione, e parzialità di tanto Maessro, tan-
to più parea cercaiseaiienarsene con termini poco decenti, e dilìmiìidai'a sua
prima modedia . Sentendoli fortificato a baiìanza m queiia maniera, tanto da
!ui prima dedata & ambita, e vedendosì accreditato a diffidenza per porli in
pedo,diede campo libero alia sua naturale aiterigia, per tanto tempo oppres-
sadaii'insopportabiipeso dì vna accidentale necedità. Tutto sado, eiindur^
comparire neiia danzaiscarleggiare con que'giouani deiia primiera piaceuoies-
za e famigiiaritàjvscir di quella sfarzoso, econleguitoditurbaparziaie : dii-
correre aiieoccasìoni sù i quadri di Guido con certi termini equiuod ,econ^
vna!ode& applauso mido dirededioni,e difhcoità, surono i primi preiudii
delia sua contumacia. Pregato da que' giouani taiuoita dei suo parere su!!L co-
pie , che frequentemente ricauauano dai Maedro, consigiiaua, e modraua toro
non indecente i! prenderli quaiche iibertà,tornando ciò meglio, neiì'accrescere,
ò diminuire,lino anche mutare horquelìa, horqueii'aitra parte. Ardìbcn.^
spelso dar ioro di propria mano coi ritocco vna vniuersaie ricercatale compimé-
to , anche di proprio gudo, e fuori de!!' vbbidienza atl esempiare , & insomma
rimuouerie ,& aiterarie notabilmente, cercando più grata villa, attitudine più
aggiuEata, come neiia Venere copiata dai Gaihnaro , aiia quale , dopo vn hra-
uìldmo, e generai ritocco, aggiudò, anzi mutò i piedi, con euidentc migbora-
mento da tutti coafblsaco, & appiaudito, ma con ardire dualmente da me de lì-
ma!' accorto a! beo contento compratore , con risa di tutti que'giouani, che sìu-
piuano delia poca dima ( fìnta,ò vera che li solle^ che di le delio Iacea. L'idelsb
suuenne di vna mezza figurade! Signore modrato, dopo ie battiture, a! Popo-
!o Ebreo, conia teda dei manigoido, che i'ilcopriua, comprata subito a viua
forza dai Tamburini Caulìdico primario per quattroscudi, che tanti appunto
nechiefe,echepoidopaia sua morte ne fu venduta cento. L'idedo Guido
concorreua a quedosuo credito, perche oitre che iocomendaua per quei gran
virtuoso ch'egii era ,non capitana opra di consìderazione per i dici aiiieui, che
a iui non i'appoggtalìe, con gran dio vtiie , sodenendoio ne' prezzi, che troppo
baiamente ei porre vo!eua^ fraie quaii vna tauoia con ia B. V. c certi Santhche
sece largii i! Gomme idacor Bolognini per vtia sua Chieliuoia neiia viiia di Cre-
uaicore, e neiia quaie, ritraendo i'idedb Commendatore, H fece cosi limile, e
con sìfe!icemaneggio,che Guido delso non li saziaua di iodaria, facendogli-
ne perciò dare anche più deii'accordato. Lodaua aitres:, e piaceuogii in edre-
movn'Angeiica e Medoro, quaie auea dipinto con gran brio, e lauere, ep-
ponendogii soie i'auer fatto in ilcorco il Medoro, voito con ia schiena verso i ri-
guardanti , onde !a beiiiHima fàccia di elio , cagione deii'incendio amorosb de!*
!asua vaga,e perciò principa! (oggetto deii'opra, rehasseascoso, quali acci-
dente , ò acceÈorio ; ai che acconsentendo egii, conchiudea, edere per auuer-
tirio m ogn'aitra occalìone, ma non dargii i'atumo per allora di guadare ii fat-
to, e rimetterio con tanta fatica, quant' aurebbeli richieduto.
Ma quanto più selicemente andaualì egii auanzando neiia perfezione deB'Ar-
te 9 e ne! concetto ditutti, per ia direzione, e parzialità di tanto Maessro, tan-
to più parea cercaiseaiienarsene con termini poco decenti, e dilìmiìidai'a sua
prima modedia . Sentendoli fortificato a baiìanza m queiia maniera, tanto da
!ui prima dedata & ambita, e vedendosì accreditato a diffidenza per porli in
pedo,diede campo libero alia sua naturale aiterigia, per tanto tempo oppres-
sadaii'insopportabiipeso dì vna accidentale necedità. Tutto sado, eiindur^
comparire neiia danzaiscarleggiare con que'giouani deiia primiera piaceuoies-
za e famigiiaritàjvscir di quella sfarzoso, econleguitoditurbaparziaie : dii-
correre aiieoccasìoni sù i quadri di Guido con certi termini equiuod ,econ^
vna!ode& applauso mido dirededioni,e difhcoità, surono i primi preiudii
delia sua contumacia. Pregato da que' giouani taiuoita dei suo parere su!!L co-
pie , che frequentemente ricauauano dai Maedro, consigiiaua, e modraua toro
non indecente i! prenderli quaiche iibertà,tornando ciò meglio, neiì'accrescere,
ò diminuire,lino anche mutare horquelìa, horqueii'aitra parte. Ardìbcn.^
spelso dar ioro di propria mano coi ritocco vna vniuersaie ricercatale compimé-
to , anche di proprio gudo, e fuori de!!' vbbidienza atl esempiare , & insomma
rimuouerie ,& aiterarie notabilmente, cercando più grata villa, attitudine più
aggiuEata, come neiia Venere copiata dai Gaihnaro , aiia quale , dopo vn hra-
uìldmo, e generai ritocco, aggiudò, anzi mutò i piedi, con euidentc migbora-
mento da tutti coafblsaco, & appiaudito, ma con ardire dualmente da me de lì-