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https://doi.org/10.11588/diglit.65697#0007
TESTA
LITTORE E !Se IS 0 RE,
E tutti quei giovani , che bramano d’ eser-
cirar con applauso e con decoro 1’ Arte
della Pittura , niuna cosa , benché minima ,
s’accingere ro a delincare, o a dipingere,
se prima non l’avesser veduta dal natura-
le , come costanremenre ebbe in uso di fa-
re Pietro Testa uno de’più eccellenri
ed infaticabili disegnarori , che nel lecolo
scorso fiorisero ; tante non si vedrebbero
capricciose invenzioni , che troppo allontanandosi dalla verità
non ppsson sempre incontrare la comune approvazione degl’ in-
tendenti .
Nell’ età sua giovanile conoscendo quello accorto artefice
di non potere per la scarsezza delle paterne sostanze avanzarli
nello studio dei disegnare da lui inrraprelo in Lucca sua pa-
tria , dove nell’anno 1611. (*) era nato; si portò a Roma, e
si pose a considente i migliori antichi bassirilievi , e a farne
dipoi parecchi esatti disegni . Perchè quelli gli furon lodati
da molti , e precisamenre dal famolo professore Domenico Za ra-
pi eri Bolognese, che diventò in tale occasione suo precettore ,
egli non solo s’ incoraggi , com’ era giovevol cosa , ma si con-
piacque non poco di le medesimo ; e lalciato dopo alquanto
tempo un tale insigne maeslrp , cercò d’ edere ammedo nella
scupla del celebratissimo Pietro da Cortona , il quale però fu
jn breve collretto a licenziarlo da se , per aver elso con cer-
P.ll.V.ll. , A rezza
(1) Qpefta verità venne Tempre attenta s e conferma-
ta dal valente pittore Francesco Mola , col quale il
Tefta avea contratta una grande amicizia .
(2) Qui si vuole avvertire , che il breve elogio di
quello pittore , copie pure gli altri tre sutteguenti,
Ip l’acquili© de’ respettivi originali Ritratti non (os-
se slato assai posleriore al cominciamento del’a preserì
te Edizione , sarebbero slati collocati nella P. I. del
Voi. II. di quella Serie , conformemente al cronolo-
gico sislema , che , per quanto è slato possibile
s' è procurato di mantenere «
LITTORE E !Se IS 0 RE,
E tutti quei giovani , che bramano d’ eser-
cirar con applauso e con decoro 1’ Arte
della Pittura , niuna cosa , benché minima ,
s’accingere ro a delincare, o a dipingere,
se prima non l’avesser veduta dal natura-
le , come costanremenre ebbe in uso di fa-
re Pietro Testa uno de’più eccellenri
ed infaticabili disegnarori , che nel lecolo
scorso fiorisero ; tante non si vedrebbero
capricciose invenzioni , che troppo allontanandosi dalla verità
non ppsson sempre incontrare la comune approvazione degl’ in-
tendenti .
Nell’ età sua giovanile conoscendo quello accorto artefice
di non potere per la scarsezza delle paterne sostanze avanzarli
nello studio dei disegnare da lui inrraprelo in Lucca sua pa-
tria , dove nell’anno 1611. (*) era nato; si portò a Roma, e
si pose a considente i migliori antichi bassirilievi , e a farne
dipoi parecchi esatti disegni . Perchè quelli gli furon lodati
da molti , e precisamenre dal famolo professore Domenico Za ra-
pi eri Bolognese, che diventò in tale occasione suo precettore ,
egli non solo s’ incoraggi , com’ era giovevol cosa , ma si con-
piacque non poco di le medesimo ; e lalciato dopo alquanto
tempo un tale insigne maeslrp , cercò d’ edere ammedo nella
scupla del celebratissimo Pietro da Cortona , il quale però fu
jn breve collretto a licenziarlo da se , per aver elso con cer-
P.ll.V.ll. , A rezza
(1) Qpefta verità venne Tempre attenta s e conferma-
ta dal valente pittore Francesco Mola , col quale il
Tefta avea contratta una grande amicizia .
(2) Qui si vuole avvertire , che il breve elogio di
quello pittore , copie pure gli altri tre sutteguenti,
Ip l’acquili© de’ respettivi originali Ritratti non (os-
se slato assai posleriore al cominciamento del’a preserì
te Edizione , sarebbero slati collocati nella P. I. del
Voi. II. di quella Serie , conformemente al cronolo-
gico sislema , che , per quanto è slato possibile
s' è procurato di mantenere «