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GIUSTO
SUBTER M ANS
PITTORE.
acque in Anversa 1' anno 1597. 1' insigne
ritrattila , e celebre disegnatore Giusto
Subtermans , che pervenuto all' età capa-
ce d' apprendere , fu chiesto a Francesco
suo padre da Guglielmo de Vos , per in-
dirizzarlo nell' arte della pittura . Fatto
pertanto non ordinario progresso sotto la
scorca d' un sì valente maestro , risolvè
d' incamminarli a Parigi , dove talmente
si fece distinguere per la sua bella maniera d' operare , che
giunse fino a dettar gelosia nell' animo flesso dell' esperto pit-
tore di quel Monarca .
Portatoli quindi a Firenze in compagnia d' alcuni bravi
artesici nel tesser panni d' arazzo , fu da' medesimi preserìta-
to al Granduca Cosimo 11. , che fatta pruova del di lui valo-
re lo destinò al proprio servizio, mandando poscia in rega-
lo le squilite produzioni del suo raro talento a' Principi dell'
Italia, e della Germania .
Sparlali per cotal guisa la fama della sua grande abilità,
fu richiedo dalla Corte di Mantova per colorire il ritratto
della Principessa Eleonora , che doveva inviarli al desinato
suo sposo Ferdinando II. Imperadore , il quale dopo qualche
tempo lo chiamò a Vienna , perchè effigiale anche il luo ,
e quello degli altri Principi della Casa d' Austria , da lui de-
corato con un diploma di nobiltà , e da ciascuno , per cui
esercitò i suoi accreditati pennelli , generosamente ricompen-
sato ; essendo allora già flato prima impiegato dal nuovo Gran-
duca Ferdinando II. a rappresentare in una gran tela , la
quale si vede nel Palazzo de' Pitti , la solenne funzione del
Par. I. F giu-
GIUSTO
SUBTER M ANS
PITTORE.
acque in Anversa 1' anno 1597. 1' insigne
ritrattila , e celebre disegnatore Giusto
Subtermans , che pervenuto all' età capa-
ce d' apprendere , fu chiesto a Francesco
suo padre da Guglielmo de Vos , per in-
dirizzarlo nell' arte della pittura . Fatto
pertanto non ordinario progresso sotto la
scorca d' un sì valente maestro , risolvè
d' incamminarli a Parigi , dove talmente
si fece distinguere per la sua bella maniera d' operare , che
giunse fino a dettar gelosia nell' animo flesso dell' esperto pit-
tore di quel Monarca .
Portatoli quindi a Firenze in compagnia d' alcuni bravi
artesici nel tesser panni d' arazzo , fu da' medesimi preserìta-
to al Granduca Cosimo 11. , che fatta pruova del di lui valo-
re lo destinò al proprio servizio, mandando poscia in rega-
lo le squilite produzioni del suo raro talento a' Principi dell'
Italia, e della Germania .
Sparlali per cotal guisa la fama della sua grande abilità,
fu richiedo dalla Corte di Mantova per colorire il ritratto
della Principessa Eleonora , che doveva inviarli al desinato
suo sposo Ferdinando II. Imperadore , il quale dopo qualche
tempo lo chiamò a Vienna , perchè effigiale anche il luo ,
e quello degli altri Principi della Casa d' Austria , da lui de-
corato con un diploma di nobiltà , e da ciascuno , per cui
esercitò i suoi accreditati pennelli , generosamente ricompen-
sato ; essendo allora già flato prima impiegato dal nuovo Gran-
duca Ferdinando II. a rappresentare in una gran tela , la
quale si vede nel Palazzo de' Pitti , la solenne funzione del
Par. I. F giu-