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mo > nè mai abbastanza lodato Signor Abate Giacomo Mo-
relli a'g. di Marzo 1807. scrive al Signor Bartolommeo
Gamba » che nella biblioteca di S. Michele di Murano
)) vi è un Portolano composto di nove carte, nella prima
» delle quali sta scritto di mano contemporanea all' opera:
:» MCCCLXXIII. a'di Vili, di Zugjw Franzescho Pizi-
» gani Veniziano in Veniexia me fece. Questo codice
)> è segnato al n. i5o2. fra i manoscritti e non trovasi
)) registrato nell' indice a stampa di essi, perchè fu acqui-
)) stato posteriormente. »
Dove vediamo, che Francesco Pizigano nel i3y5.
compose un Portolano, come prima nel 1067. in compa-
gnia di suo fratello Domenico aveva composta la soprad-
detta carta. Altro monumento geografico conosciamo com-
posto neh" anno i384., che possedeva in Venezia il Pinelli,
e che poi dalla ricchissima sua biblioteca acquistò in Lon-
dra il Walckenaer, come egli stesso racconta nelle note
alla sua traduzione francese della geografia del Pinkerton.
E può osservarsi, che tolta la carta Castigliana esistente
nella Biblioteca Reale di Parigi, tutte le altre carte, che
conosciamo di quel secolo furono prodotte da' Veneziani,
e da un Genovese ; e che tutte insieme F opere geografi-
che del secolo XIV. non si riducono, che a sole cinque,
Nè si vedono in maggior numero tali monumenti,
nè d'altri che de'Genovesi, e Veneziani dal principio
del XV. fino al tempo della nostra carta di Bartolommeo
Pareto. Il primo, di cui io abbia potuto aver qualche
cognizione , è d' un veneziano Giacomo Giroldisdel 1426.,
mo > nè mai abbastanza lodato Signor Abate Giacomo Mo-
relli a'g. di Marzo 1807. scrive al Signor Bartolommeo
Gamba » che nella biblioteca di S. Michele di Murano
)) vi è un Portolano composto di nove carte, nella prima
» delle quali sta scritto di mano contemporanea all' opera:
:» MCCCLXXIII. a'di Vili, di Zugjw Franzescho Pizi-
» gani Veniziano in Veniexia me fece. Questo codice
)> è segnato al n. i5o2. fra i manoscritti e non trovasi
)) registrato nell' indice a stampa di essi, perchè fu acqui-
)) stato posteriormente. »
Dove vediamo, che Francesco Pizigano nel i3y5.
compose un Portolano, come prima nel 1067. in compa-
gnia di suo fratello Domenico aveva composta la soprad-
detta carta. Altro monumento geografico conosciamo com-
posto neh" anno i384., che possedeva in Venezia il Pinelli,
e che poi dalla ricchissima sua biblioteca acquistò in Lon-
dra il Walckenaer, come egli stesso racconta nelle note
alla sua traduzione francese della geografia del Pinkerton.
E può osservarsi, che tolta la carta Castigliana esistente
nella Biblioteca Reale di Parigi, tutte le altre carte, che
conosciamo di quel secolo furono prodotte da' Veneziani,
e da un Genovese ; e che tutte insieme F opere geografi-
che del secolo XIV. non si riducono, che a sole cinque,
Nè si vedono in maggior numero tali monumenti,
nè d'altri che de'Genovesi, e Veneziani dal principio
del XV. fino al tempo della nostra carta di Bartolommeo
Pareto. Il primo, di cui io abbia potuto aver qualche
cognizione , è d' un veneziano Giacomo Giroldisdel 1426.,