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Non dee dunque recar meraviglia che un Lucano
abbia errato nello scambiar quelle due lettere di suono
fra loro affini , se anche in Atene da' meno periti un ta-
le errore commetteasi. Più grave sembra 1' errore com-
messo nel terzo verso , in cui , ove ricorrer non vogliasi
a spiegazioni inverisimili e forzate, uopo è confessare che
in vece di un N nella parola TOEI siansi segnate le due
lettere EI. Ma anche di un tale errore potrà rintrac-
ciarsi la cagione , supponendo che 1' artefice avendo co-
minciato dal segnar le due aste laterali del N, invece di
unirle poi con una sola linea diagonale , abbia aggiunte
alla prima asta le tre lineette che ne hanno formata un
E , e presa per I la seconda. Certamente non è nò meno
grossolano, ne più scusabile di un tale errore quello, in
cui è incorso 1' artefice di una bella medaglia Metapon-
to na di argento , che io conservo , nell' epigrafe delia
quale MKTA egli ha segnato un K in vece di un E.
Ed in altra simile vedesi il rovesciato. Nè mancano
altri esempj di simil natura in medaglie pur di bellissi-
mo artifizio che in varie Città greche furono coniate (i).
Finalmente notar si dee , non esser cosa nuova ii
vedere una corona di oro con iscrizione. Molte epigrafi
[emygctuLiACiTOL] di corone auree in Atene altra volta esistenti
(1) Questa spiegazione mi sembra piti semplice di quella che dar si po-
trebbe supponendo che eiste0>ANON siasi detto in vece di 2tE3>AN0N nel
modo stesso che per esempio si trova nelle iscrizioni ISMARAGDVS per SMA-
HAGDVS ( Reines p.j/pj*)., e simili , ed I5TEFANYS pure per STEPHA-
~NYS nelle iscrizioni cristiane. Vedi lo stesso E.cinesio p.^go.'j. et g23. Aringhi
Rom. Subtevr. Lib. IV. c. 3^. Buonarroti Vetri antichi p. 112. etc.
Non dee dunque recar meraviglia che un Lucano
abbia errato nello scambiar quelle due lettere di suono
fra loro affini , se anche in Atene da' meno periti un ta-
le errore commetteasi. Più grave sembra 1' errore com-
messo nel terzo verso , in cui , ove ricorrer non vogliasi
a spiegazioni inverisimili e forzate, uopo è confessare che
in vece di un N nella parola TOEI siansi segnate le due
lettere EI. Ma anche di un tale errore potrà rintrac-
ciarsi la cagione , supponendo che 1' artefice avendo co-
minciato dal segnar le due aste laterali del N, invece di
unirle poi con una sola linea diagonale , abbia aggiunte
alla prima asta le tre lineette che ne hanno formata un
E , e presa per I la seconda. Certamente non è nò meno
grossolano, ne più scusabile di un tale errore quello, in
cui è incorso 1' artefice di una bella medaglia Metapon-
to na di argento , che io conservo , nell' epigrafe delia
quale MKTA egli ha segnato un K in vece di un E.
Ed in altra simile vedesi il rovesciato. Nè mancano
altri esempj di simil natura in medaglie pur di bellissi-
mo artifizio che in varie Città greche furono coniate (i).
Finalmente notar si dee , non esser cosa nuova ii
vedere una corona di oro con iscrizione. Molte epigrafi
[emygctuLiACiTOL] di corone auree in Atene altra volta esistenti
(1) Questa spiegazione mi sembra piti semplice di quella che dar si po-
trebbe supponendo che eiste0>ANON siasi detto in vece di 2tE3>AN0N nel
modo stesso che per esempio si trova nelle iscrizioni ISMARAGDVS per SMA-
HAGDVS ( Reines p.j/pj*)., e simili , ed I5TEFANYS pure per STEPHA-
~NYS nelle iscrizioni cristiane. Vedi lo stesso E.cinesio p.^go.'j. et g23. Aringhi
Rom. Subtevr. Lib. IV. c. 3^. Buonarroti Vetri antichi p. 112. etc.