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(/.ovvili' ct,7e* 7i,fltvT05otv9/>a7touTOii,7r«i- sente , editi tutti i seguenti e
gw(a.iyov irpos SirTroTiicLv kai e^ou- perpetui tempi , che il suddetto
<rioLv rxvTyiv k<&§i\k.'av ' kcli «,ven>i- santo monistero sia libero da
ptcìvrov, iteti anvox^rov Tm r&y)- °gn* Persona , la quale tenti
ptiuv vecttrm, jOtero, TTotvTrav ey ridurlo sotto il suo do-
avTvftxaiiavìLautKfovkivoiJLttuvfJi'i- m[nio » e /rt sua potestà; e
• a«TegyeT8*i tu» xu- c/'e /m e*e"'e > e^ Ornane </a
f .otut* tzotk , «>^nou e« qualunque vessazione, m«eme
'« » , « tutti i non ancora profes-
yyovutvov rov ivXctlóUCL kcLI 7 . i r -,
r . ' ».. sì , c«e i>£ .forco , e c/te s"o-
CLPtTVI Uct.pTVpOVU.WOV OV OLV 01 Mo- ! J , j ? . °,
^ • r r er__r verno del medesimo passi da
y<tX°> xoti ot Kxo-rpiw. (a) ««Tis ^fl/e ad abbatGì a ? h sia
xoìvm ooux»j7rpo)tpiwu<ri xau>cÀe^v- contestato per uomo osservati-
Privilegio conceduto alla Citta di Troia in data dell'anno 1024. Indici. VII.
Esso è diretto illis , qui sunt de potettate , et dominati! comitum Arianen-
sium , voluntate praedictorum comitum a Francis se dividentibus , et ad
partes vìctoriosi, et sanctissimi Imperatoris recurrentibus. Parimente nell'anno
1097. leggesi scritto in una carta , che si conserva nell'Archivio della SS. Tri-
nità della Cava : Regnante Domino Nostro Alexio Sanctissimo Imperatore.
Vedi il Di Meo Armai. Critic. Diplom. ann. 1097. n. 10. ed il 'Bccmaiìn
Sintagma Digiti taluni Diss. XVI. c. 1. §. 12.
(1) Tra le moltiplici significazióni della voce ìmatefì di cui fu troppo vario
V uso ne' tempi barbari , evvi ancora quella , che qui mi è sembrata la più
opportuna. Il Goar nelle sue Osservazioni aWEucologio, pag. f\oi , et 719,
e nelle note al Codino de Offìciis Palai, cap. i5. n. 18. insegna, che i Santi
Confessori, se avean professato in qualche Monistero, si chiamavano O'wln '
se poi erano siali secolari, si chiamavan hn»i»t. Inoltre il Damasceno Studita
Ilornil. Uli. scrisse: aAAsj fttv e/ttxi ///aprt^Es, «AAol xtrmiTai, aXXX i/tcùoyiirui, «AA»»
ì,xcctoi, «AAo< etìxjKttXoi , x«i ìffiti ' alti quidem fa eli sunt mar/jres , alti asce-
tae , olii confessores, alii insti , alii magistri, et sacerdotes. Altronde
}ikuìu furon delti i pili osservanti Monisteri , come i più. rilasciati furon detti
jUtfif*** Vedi il Goar Not. ad Eucholog. p. 120. et 902. p'en. \"J'io. Qual
rapporto abbiano avuto costoro cogl't&eguifyi.»», può impararsi da Leone Allazio,
De Utriusque Eccles. Consens. e. Vili. 8.
(2) La voc<? Kxrrpiv usata d il Grecismo assai basso indicò sovente qual-
sivoglia Città , essendosi riserbato il nome di n<>A«« alla sola Costantinopoli,
(/.ovvili' ct,7e* 7i,fltvT05otv9/>a7touTOii,7r«i- sente , editi tutti i seguenti e
gw(a.iyov irpos SirTroTiicLv kai e^ou- perpetui tempi , che il suddetto
<rioLv rxvTyiv k<&§i\k.'av ' kcli «,ven>i- santo monistero sia libero da
ptcìvrov, iteti anvox^rov Tm r&y)- °gn* Persona , la quale tenti
ptiuv vecttrm, jOtero, TTotvTrav ey ridurlo sotto il suo do-
avTvftxaiiavìLautKfovkivoiJLttuvfJi'i- m[nio » e /rt sua potestà; e
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Privilegio conceduto alla Citta di Troia in data dell'anno 1024. Indici. VII.
Esso è diretto illis , qui sunt de potettate , et dominati! comitum Arianen-
sium , voluntate praedictorum comitum a Francis se dividentibus , et ad
partes vìctoriosi, et sanctissimi Imperatoris recurrentibus. Parimente nell'anno
1097. leggesi scritto in una carta , che si conserva nell'Archivio della SS. Tri-
nità della Cava : Regnante Domino Nostro Alexio Sanctissimo Imperatore.
Vedi il Di Meo Armai. Critic. Diplom. ann. 1097. n. 10. ed il 'Bccmaiìn
Sintagma Digiti taluni Diss. XVI. c. 1. §. 12.
(1) Tra le moltiplici significazióni della voce ìmatefì di cui fu troppo vario
V uso ne' tempi barbari , evvi ancora quella , che qui mi è sembrata la più
opportuna. Il Goar nelle sue Osservazioni aWEucologio, pag. f\oi , et 719,
e nelle note al Codino de Offìciis Palai, cap. i5. n. 18. insegna, che i Santi
Confessori, se avean professato in qualche Monistero, si chiamavano O'wln '
se poi erano siali secolari, si chiamavan hn»i»t. Inoltre il Damasceno Studita
Ilornil. Uli. scrisse: aAAsj fttv e/ttxi ///aprt^Es, «AAol xtrmiTai, aXXX i/tcùoyiirui, «AA»»
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tae , olii confessores, alii insti , alii magistri, et sacerdotes. Altronde
}ikuìu furon delti i pili osservanti Monisteri , come i più. rilasciati furon detti
jUtfif*** Vedi il Goar Not. ad Eucholog. p. 120. et 902. p'en. \"J'io. Qual
rapporto abbiano avuto costoro cogl't&eguifyi.»», può impararsi da Leone Allazio,
De Utriusque Eccles. Consens. e. Vili. 8.
(2) La voc<? Kxrrpiv usata d il Grecismo assai basso indicò sovente qual-
sivoglia Città , essendosi riserbato il nome di n<>A«« alla sola Costantinopoli,