ISCRIZIONE DI MAVORZIO 20
decatrenses cui si oppone, come diceva, l'analogia. Qua-
lunque però esso sia, io voglio che si abbia per una mera
congettura , pronto ad abbandonarla quando altre più fon-
date e plausibili ne sieri proposte.
IV. Di Mavorzio Lolliano che fu console sotto l'impera-
tor Costanzo nel 555 di G. C. cioè nel 1108 di Roma, non
occorre di far qui molte parole , giacche tutto ciò che di
lui si trova, è stato raccolto dal dottissimo Giacomo Goto-
fredo l), ed ancor n'ha detto abbastanza l'illustre nostro
collega il conte B. Borghesi, il quale aveva pur notato 2)
doversi la discendenza di Mavorzio dedurre da quel L.
Egnazio Vittore Lolliano , che fu personaggio consolare al
tempo dell'imperator Caracalla.
Tra le testimonianze che si hanno del nostro Mavorzio
onorato in Pozzuoli da' decatrensi suoi clienti, la principa-
xaSt^oiAs'vou tov àvSpòs jxou : tv' avroTs Ss leggonsi in altra iscrizione di Tiatira
rù>v t% 6(ioù yevv/|&?)a'q[A8vcuv tUvcuv x. t. X. n. 3491 secondo la copia del Peyssonel
J^argior et dedico quadriennalecertamen ìitxaTrptortvifcirrci rr\v jìtwrspav vrpàfyv tv
de triginta millibus sorlis, ita quidem ut Itioanid Ivi ytvóij.tmu rciv S-scv avTov
pecunia apudmeretenta, apudDULCEM- E-rayousvou iywvos. A me sembra che il
PR.1M0S de praestandis in editionem vpà'Zjs debba spiegarsi esazione. V. Du-
consuetis triginta miUium usuris, idonee cange lex. med. et inf. graecit. in v.,
caveam .• agonotheta ac praeside ma- Suida in Kpixrwp e (JopoXóyoj. Confronta
rito meo et deinceps qui ex me na- lo Sleusnero thes. philol. in ve/, te-
scentur liberis ec. Dalle quali parole si stam. in v. vpxfys e vpclxrcop.
fa chiaro che i decaproti esigevano ol- l) Nella prosopographia cod. t/ieo-
tre i tributi anche ciò che apparteneva dos. Tom. VI part. 2 pag. 49 edizione
alla città. Vedi la iscrizione di Laodicea Mantov.
adLycum n. 3g45. E questo legato di Se- 2) Frammento di fasti sacerdo'
pticia che forse a qualche città dell'Asia tali, nelle memor. dell' instituto di
minore fu fatto, potrebbe, se pur non mi corrisp. archeologica in Roma tom. 1.
inganno, far intendere l'espressioni che pag. 283.
decatrenses cui si oppone, come diceva, l'analogia. Qua-
lunque però esso sia, io voglio che si abbia per una mera
congettura , pronto ad abbandonarla quando altre più fon-
date e plausibili ne sieri proposte.
IV. Di Mavorzio Lolliano che fu console sotto l'impera-
tor Costanzo nel 555 di G. C. cioè nel 1108 di Roma, non
occorre di far qui molte parole , giacche tutto ciò che di
lui si trova, è stato raccolto dal dottissimo Giacomo Goto-
fredo l), ed ancor n'ha detto abbastanza l'illustre nostro
collega il conte B. Borghesi, il quale aveva pur notato 2)
doversi la discendenza di Mavorzio dedurre da quel L.
Egnazio Vittore Lolliano , che fu personaggio consolare al
tempo dell'imperator Caracalla.
Tra le testimonianze che si hanno del nostro Mavorzio
onorato in Pozzuoli da' decatrensi suoi clienti, la principa-
xaSt^oiAs'vou tov àvSpòs jxou : tv' avroTs Ss leggonsi in altra iscrizione di Tiatira
rù>v t% 6(ioù yevv/|&?)a'q[A8vcuv tUvcuv x. t. X. n. 3491 secondo la copia del Peyssonel
J^argior et dedico quadriennalecertamen ìitxaTrptortvifcirrci rr\v jìtwrspav vrpàfyv tv
de triginta millibus sorlis, ita quidem ut Itioanid Ivi ytvóij.tmu rciv S-scv avTov
pecunia apudmeretenta, apudDULCEM- E-rayousvou iywvos. A me sembra che il
PR.1M0S de praestandis in editionem vpà'Zjs debba spiegarsi esazione. V. Du-
consuetis triginta miUium usuris, idonee cange lex. med. et inf. graecit. in v.,
caveam .• agonotheta ac praeside ma- Suida in Kpixrwp e (JopoXóyoj. Confronta
rito meo et deinceps qui ex me na- lo Sleusnero thes. philol. in ve/, te-
scentur liberis ec. Dalle quali parole si stam. in v. vpxfys e vpclxrcop.
fa chiaro che i decaproti esigevano ol- l) Nella prosopographia cod. t/ieo-
tre i tributi anche ciò che apparteneva dos. Tom. VI part. 2 pag. 49 edizione
alla città. Vedi la iscrizione di Laodicea Mantov.
adLycum n. 3g45. E questo legato di Se- 2) Frammento di fasti sacerdo'
pticia che forse a qualche città dell'Asia tali, nelle memor. dell' instituto di
minore fu fatto, potrebbe, se pur non mi corrisp. archeologica in Roma tom. 1.
inganno, far intendere l'espressioni che pag. 283.