CjO V U L P E S
vaserie menzion fatta presso alcuno scrittore o prima o
dopo di quella catastrofe vesuviana per cui da circa XVIII
secoli alla curiosità degli Archeologi si è tenuto nascosto.
Questo bronzo è composto da due manubri larghi AB
e CD terminanti in cilindri elegantemente torniti. A cer-
niera congiunti questi manubri si continuano con le
branche DE e BF, ciascuna delle quali finisce come un
mezzo cucchiajo EG e FG di forma semi-ellittica. Uno
de' margini di ciascun semi-cucchiajo è fornito di denti a
piramide triangolare, che con quelli del margine dell'altro
s'incastrano. Alla stremità inferiore di ciascun margine
dentellato è un piccol foro circolare. Allorché chiuso è
l'istrumento , i due semi-cucchiai fanno tra i loro mar-
gini liberi restare uno spazio a perimetro ellittico.
Sarà questo per avventura lo strumento dal Bayardi
nel suo Catalogo degli antichi monumenti di Ercolano
enunciato nel numero 232 sotto il titolo di circino escisorio
fatto a foggia di uno de' nostri compassi ? Altri scrittori
degli strumenti chirurgici trovati in Ercolano ed in Pom-
pei non hanno fatto parola di questo forcipe , e molto
meno del suo uso , intorno cui ardisco manifestare una
opinione mia, cui terrete, vi prego, per una semplice
congettura.
Nou vi è dubbio al mondo che questo strumento sia
un forcipe, e si sa da ognuno che i forcipi, detti altrimenti
tanaglie, sono destinati a prendere ed a tener ferme le
cose prese. Il che potea bene eseguirsi dallo strumento
in quistione, essendo fornito di denti acuti e soverchiamente
acuti. Terminando nell'estremità superiore non acuminato,
vaserie menzion fatta presso alcuno scrittore o prima o
dopo di quella catastrofe vesuviana per cui da circa XVIII
secoli alla curiosità degli Archeologi si è tenuto nascosto.
Questo bronzo è composto da due manubri larghi AB
e CD terminanti in cilindri elegantemente torniti. A cer-
niera congiunti questi manubri si continuano con le
branche DE e BF, ciascuna delle quali finisce come un
mezzo cucchiajo EG e FG di forma semi-ellittica. Uno
de' margini di ciascun semi-cucchiajo è fornito di denti a
piramide triangolare, che con quelli del margine dell'altro
s'incastrano. Alla stremità inferiore di ciascun margine
dentellato è un piccol foro circolare. Allorché chiuso è
l'istrumento , i due semi-cucchiai fanno tra i loro mar-
gini liberi restare uno spazio a perimetro ellittico.
Sarà questo per avventura lo strumento dal Bayardi
nel suo Catalogo degli antichi monumenti di Ercolano
enunciato nel numero 232 sotto il titolo di circino escisorio
fatto a foggia di uno de' nostri compassi ? Altri scrittori
degli strumenti chirurgici trovati in Ercolano ed in Pom-
pei non hanno fatto parola di questo forcipe , e molto
meno del suo uso , intorno cui ardisco manifestare una
opinione mia, cui terrete, vi prego, per una semplice
congettura.
Nou vi è dubbio al mondo che questo strumento sia
un forcipe, e si sa da ognuno che i forcipi, detti altrimenti
tanaglie, sono destinati a prendere ed a tener ferme le
cose prese. Il che potea bene eseguirsi dallo strumento
in quistione, essendo fornito di denti acuti e soverchiamente
acuti. Terminando nell'estremità superiore non acuminato,