FORCIPE E CANNELLI CHIRURGICI 99
ma rotondo , sembra adattato ad introdursi in qualche
prolungata cavità interna, ed ivi afferrare qualche escre-
scenza , e fissa tenerla per estirparla , o per reciderla
col coltello. Queste escrescenze poteano ben esser quelle
che nascon talvolta sulla membrana schneideriana tapez-
zante le ossa nasali, ed il setto delle narici. Forse serviva
altresi ad acchiappare le escrescenze , che pur talvolta ve-
getano alla periferia dell' ano , ed all' orifizio dell' uretra
nelle donne : particolarmente quelle escrescenze che sfor-
tunatamente larga avendo la base non possono venir ligate.
I forellini aperti nelle dentellate estremità ricevevano
forse un filo a due o più capi, i quali molto più lunghi
fossero de' manichi dello strumento. La parte media del
filo posta tra le branche dentellate dello strumento faceva
le veci di cappio , il quale mettevasi o a loro livello o un
poco più al di sopra. In seguito tirando i due capi del filo la
escrescenza restava meglio assicurata fra le branche, e si
aveva tutto Y agio di reciderla.
Duolmi all' animo di non aver la possibilità di con-
validare questa opinion mia intorno 1' uso del bronzo
in disamina con 1' autorità di qualche scrittore contempo-
raneo all' epoca delle rovine di Ercolano e di Pompei.
Cornelio Celso, da' cui libri di Medicina tragghiamo molta
luce per la interpetrazione dell' uso di questi strumenti
chirurgici Ercolanesi e Pompeiani , parla della recisione
de7 polipi nasali : ma questo forcipe a semi-cucchiai den-
tellati poteva servire per quelle sole escrescenze di tes-
suto erettile, e che pur sogliono vegetare nelle narici. Ad
ogni modo lo strumento renderà sempre un convenevole
*
ma rotondo , sembra adattato ad introdursi in qualche
prolungata cavità interna, ed ivi afferrare qualche escre-
scenza , e fissa tenerla per estirparla , o per reciderla
col coltello. Queste escrescenze poteano ben esser quelle
che nascon talvolta sulla membrana schneideriana tapez-
zante le ossa nasali, ed il setto delle narici. Forse serviva
altresi ad acchiappare le escrescenze , che pur talvolta ve-
getano alla periferia dell' ano , ed all' orifizio dell' uretra
nelle donne : particolarmente quelle escrescenze che sfor-
tunatamente larga avendo la base non possono venir ligate.
I forellini aperti nelle dentellate estremità ricevevano
forse un filo a due o più capi, i quali molto più lunghi
fossero de' manichi dello strumento. La parte media del
filo posta tra le branche dentellate dello strumento faceva
le veci di cappio , il quale mettevasi o a loro livello o un
poco più al di sopra. In seguito tirando i due capi del filo la
escrescenza restava meglio assicurata fra le branche, e si
aveva tutto Y agio di reciderla.
Duolmi all' animo di non aver la possibilità di con-
validare questa opinion mia intorno 1' uso del bronzo
in disamina con 1' autorità di qualche scrittore contempo-
raneo all' epoca delle rovine di Ercolano e di Pompei.
Cornelio Celso, da' cui libri di Medicina tragghiamo molta
luce per la interpetrazione dell' uso di questi strumenti
chirurgici Ercolanesi e Pompeiani , parla della recisione
de7 polipi nasali : ma questo forcipe a semi-cucchiai den-
tellati poteva servire per quelle sole escrescenze di tes-
suto erettile, e che pur sogliono vegetare nelle narici. Ad
ogni modo lo strumento renderà sempre un convenevole
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