FORCIPE E CANNELLI CHIRURGICI 105
dall' addomine io giorni sussecutivi Seguendo questo
metodo, il cannello (se pria dell'incisione delle pareti ad-
dominali la pelle non fosse stata causticaia con ferro ro-
vente ) dovea rimanere introdotto nelF addomine , e si
chiudeva con un semplice pannolino 2).
Molto probabilmente alcuni degli antichi temendo che
il pannolino non chiudesse bene la fistola escogitarono di
aggiungere il cilindro col manico GH il quale faceva le
veci di un rubinetto. Or per adempiere quest' uffizio, il
cilindro dovea essere introdotto nel cannello come una
specie di turacciolo. La sostanza straniera penetrata nel
tubo per V apertura al vertice, e per V altra al lato del-
l'estremità anteriore, come pure un poco di ossido di rame
ivi formato, non permettono oggi che il cilindro si possa
muovere al di dentro del cannello. In quanto alla lamina
circolare EF io congetturo eh' essa era composta di due
pezzi, uno anteriore xy e V altro posteriore zco. Se 1' an-
teriore era saldato col cilindro, non poteva questo introdursi
e cacciarsi dal cannello senza che la porzione anteriore si
allontanasse dalla posteriore , tanto più che questa seconda
è anche saldata col cannello AC. Ammesso che la lamina
circolare fosse composta da due pezzi, è difficile il deter-
1) Deinde per insequentes dies circa donec quamminimum relinquatur.Vzxà,
sìngulas heminas emittendum , donec Aegin. lib. VII cap. 5o.
nullum aquae vestigiumappareat. £ovxì, 2) Atque ubi major pars humoris
Cels. lib. "VH cap. 1$. evocata est, chiudenda demisso linteolo
Postero die cursus humoris paulu- jìstulu est ; et in vulnere, si id ustum
lum prò viribus per fistulam emittemus non est, relinquenda. Cora. Cels. lib. VII
c.tque ita in sequentibus dieius faciemus cap. i5.
H
dall' addomine io giorni sussecutivi Seguendo questo
metodo, il cannello (se pria dell'incisione delle pareti ad-
dominali la pelle non fosse stata causticaia con ferro ro-
vente ) dovea rimanere introdotto nelF addomine , e si
chiudeva con un semplice pannolino 2).
Molto probabilmente alcuni degli antichi temendo che
il pannolino non chiudesse bene la fistola escogitarono di
aggiungere il cilindro col manico GH il quale faceva le
veci di un rubinetto. Or per adempiere quest' uffizio, il
cilindro dovea essere introdotto nel cannello come una
specie di turacciolo. La sostanza straniera penetrata nel
tubo per V apertura al vertice, e per V altra al lato del-
l'estremità anteriore, come pure un poco di ossido di rame
ivi formato, non permettono oggi che il cilindro si possa
muovere al di dentro del cannello. In quanto alla lamina
circolare EF io congetturo eh' essa era composta di due
pezzi, uno anteriore xy e V altro posteriore zco. Se 1' an-
teriore era saldato col cilindro, non poteva questo introdursi
e cacciarsi dal cannello senza che la porzione anteriore si
allontanasse dalla posteriore , tanto più che questa seconda
è anche saldata col cannello AC. Ammesso che la lamina
circolare fosse composta da due pezzi, è difficile il deter-
1) Deinde per insequentes dies circa donec quamminimum relinquatur.Vzxà,
sìngulas heminas emittendum , donec Aegin. lib. VII cap. 5o.
nullum aquae vestigiumappareat. £ovxì, 2) Atque ubi major pars humoris
Cels. lib. "VH cap. 1$. evocata est, chiudenda demisso linteolo
Postero die cursus humoris paulu- jìstulu est ; et in vulnere, si id ustum
lum prò viribus per fistulam emittemus non est, relinquenda. Cora. Cels. lib. VII
c.tque ita in sequentibus dieius faciemus cap. i5.
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