244 GERVASIO
gino, e disse essere stato un ignoto Console suffetto del
760 di Ptoma ; però il Lucilio Longo di Tacito, morto co-
me dissi nel 776 di Roma , poteva benissimo per la sua
familiarità con Tiberio, aver avuti i fasci insiem con Ce-
cilio Metello nel 760, mancato per qualche accidente il
suo collega Licinio Nerva Siliano. In questa incertezza non
rimane altro, che '1 lodato Conte Borghesi, cui soltanto è
dato d'uscir d'impaccio in siffatte ambagi consolari, chia-
risca colla solita sua dottrina e sagacità chi sia codesto M.
Bennio Console insiem con Q. Cecilio Metello, ed in quale
anno possa stabilirsi il suo consolato che pare fosse stato
Buffetto, se non nel 760 di Roma, forse poco dopo Né
voglio qui tralasciare un indizio nascente dal confronto de'ca-
ratteri e dell'ortografia di altro marmo del real museo, il
qual confronto benché sia argomento lieve e di poco conto
in se stesso , potrà ciò non ostante dar lume per istabilir
1' epoca di quei Consoli. A me è sembrato di scorgere molta
somiglianza tra' caratteri e la punteggiatura del frammento
del decreto decurionale , di cui ho testé parlato , e quei del
marmo riferito già dal Grutero 2), che appartenne a
Fulvio Orsino, e che ora è nel real museo col. IX il. 1908,
il qual marmo contiene la deliberazione de' socii di un
sepolcro a favore di un C. Petronio Varia, e che segna
1' anno 758 di Roma, e 5 di G. C. quando tennero i fasci
Cn. Cinna Magno e Valerio Voleso.
1) Ben disse l'Hagembuchio Ep.Epigr. Fastis non inveniendos, numerimi Con-
p. 558. Multos in lapidibus legifasciòus sulum annorum incertorum augentes.
auctos, seu Consules Romae Veteris in 2) p. DCCCLXIìI, i5.
gino, e disse essere stato un ignoto Console suffetto del
760 di Ptoma ; però il Lucilio Longo di Tacito, morto co-
me dissi nel 776 di Roma , poteva benissimo per la sua
familiarità con Tiberio, aver avuti i fasci insiem con Ce-
cilio Metello nel 760, mancato per qualche accidente il
suo collega Licinio Nerva Siliano. In questa incertezza non
rimane altro, che '1 lodato Conte Borghesi, cui soltanto è
dato d'uscir d'impaccio in siffatte ambagi consolari, chia-
risca colla solita sua dottrina e sagacità chi sia codesto M.
Bennio Console insiem con Q. Cecilio Metello, ed in quale
anno possa stabilirsi il suo consolato che pare fosse stato
Buffetto, se non nel 760 di Roma, forse poco dopo Né
voglio qui tralasciare un indizio nascente dal confronto de'ca-
ratteri e dell'ortografia di altro marmo del real museo, il
qual confronto benché sia argomento lieve e di poco conto
in se stesso , potrà ciò non ostante dar lume per istabilir
1' epoca di quei Consoli. A me è sembrato di scorgere molta
somiglianza tra' caratteri e la punteggiatura del frammento
del decreto decurionale , di cui ho testé parlato , e quei del
marmo riferito già dal Grutero 2), che appartenne a
Fulvio Orsino, e che ora è nel real museo col. IX il. 1908,
il qual marmo contiene la deliberazione de' socii di un
sepolcro a favore di un C. Petronio Varia, e che segna
1' anno 758 di Roma, e 5 di G. C. quando tennero i fasci
Cn. Cinna Magno e Valerio Voleso.
1) Ben disse l'Hagembuchio Ep.Epigr. Fastis non inveniendos, numerimi Con-
p. 558. Multos in lapidibus legifasciòus sulum annorum incertorum augentes.
auctos, seu Consules Romae Veteris in 2) p. DCCCLXIìI, i5.