2^6 GERVASIO
cui famiglia divenuta primaria e doviziosa nella novella
patria , vi ottenne onori e magistrature ; mercè le. quali
egli insiem col figlio rimisero in piedi il culto di Cerere
greca , e le sue figlie Polla e Tertulla, maritate a perso-
naggi ancor onorati e doviziosi, ne rifecero a loro spese il
tempio con gli accessorii.
II.
La più importante particolarità della iscrizione de'
Luccei, ella è la sigla PR apposta a' loro nomi in fine della
prima riga. Affermò V Ignarra 1), che per lo più quella
sigla suole spiegarsi VRaetores, e citando il pretore No-
lano dell'epitome di Livio 2), e'1 Pretore Prenestino di
Plinio il vecchio 3) conchiuse , che i due Luccei padre e
figlio fossero stati supremi magistrati in Pozzuoli col titolo
di Pretori; la quale appellazione, aggiunse egli , vollero
forsi essi preudere per ambizione, come quei di Capua.
Il sig. profess. di Grimm E. T. Lorentz nel suo pregevole
opuscolo sui pretori municipali 4) ha giustamente escluso
gli esempi prodotti dall'Ignarra in sostegno della sua spie-
gazione, mostrando pel pretore Nolano essere stata malin-
tesa la espressione dell' epitomatore di Livio, il quale parlò
di L. Postumio pretore Romano, e non già del pretore No-
lano] e per quella di Preneste fece osservare il sig. Lo-
rentz, che quel titolo era un'appellazione generica del su-
1) De Palaestr. Neap. p. 6.
2) Epit. lib. LXX1II.
3) H. K, lib. XVIII, n.
4) De praelor. municipali com-
mentatio. Typis officìn. Grimensis.
MDGCCXLHl-ÌB-4, p. 13.
cui famiglia divenuta primaria e doviziosa nella novella
patria , vi ottenne onori e magistrature ; mercè le. quali
egli insiem col figlio rimisero in piedi il culto di Cerere
greca , e le sue figlie Polla e Tertulla, maritate a perso-
naggi ancor onorati e doviziosi, ne rifecero a loro spese il
tempio con gli accessorii.
II.
La più importante particolarità della iscrizione de'
Luccei, ella è la sigla PR apposta a' loro nomi in fine della
prima riga. Affermò V Ignarra 1), che per lo più quella
sigla suole spiegarsi VRaetores, e citando il pretore No-
lano dell'epitome di Livio 2), e'1 Pretore Prenestino di
Plinio il vecchio 3) conchiuse , che i due Luccei padre e
figlio fossero stati supremi magistrati in Pozzuoli col titolo
di Pretori; la quale appellazione, aggiunse egli , vollero
forsi essi preudere per ambizione, come quei di Capua.
Il sig. profess. di Grimm E. T. Lorentz nel suo pregevole
opuscolo sui pretori municipali 4) ha giustamente escluso
gli esempi prodotti dall'Ignarra in sostegno della sua spie-
gazione, mostrando pel pretore Nolano essere stata malin-
tesa la espressione dell' epitomatore di Livio, il quale parlò
di L. Postumio pretore Romano, e non già del pretore No-
lano] e per quella di Preneste fece osservare il sig. Lo-
rentz, che quel titolo era un'appellazione generica del su-
1) De Palaestr. Neap. p. 6.
2) Epit. lib. LXX1II.
3) H. K, lib. XVIII, n.
4) De praelor. municipali com-
mentatio. Typis officìn. Grimensis.
MDGCCXLHl-ÌB-4, p. 13.