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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 7.1851

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Gervasio, Agostino: Intorno alla iscrizione puteolana de'Luccei: osservazioni
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https://doi.org/10.11588/diglit.10822#0303

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ISCRIZIONE DE' LUCCEI 289

ste parole chiaro apparisce , che funzione sacra fu certa-
mente quella di Egerio Lebio di Tuscolo, la dedicazione}
cioè , del luco nel sacro recinto del tempio di Diana Ne-
morense, e che appellandolo Catone dictator Latinus fa ben
intendere, che la nazione latina per le sacre cerimonie co-
muni ( Kolvai ) e nazionali, eleggeva uno della sua confede-
razione a presedervi coti lo specioso titolo di dittatore *),
nè si può inferire dal luogo di Catone, che quel dittatore
fosse stato a' tempi di cui egli parlava, il supremo magi-
strato di tutta la nazion latina sì nel civile che nel mili-
tar reggimento 2). E pel confronto della stessa autorità di
Catone parmi, che ben si spieghi e la dittatura accettata
da Adriano nelle città latine per testimonianza del suo bio-
grafo Sparziano 3), e la intitolazione di Trajano in qua-

1) Ricordisi la bella iscrizione greca
appartenente al tempio di Amfiarao in
Beozia Corp. Jnscriptt. Graec. n. 1670, in
cui si parla di xm"kpxoyroS £'v KOINOY
fJoiwrwv. Simili radunanze di confedera-
zioni di città eranvi nella Grecia per fun-
zioni sacre comuni. Vedi l'illustre pro-
fess. A. Bóeckh ibid. tom. 1. p. 728.

a) Il luogo di Catone di sopra tra-
scritto è certamente dimezzato , avendo-
ne Prisciano riportato soltanto quel trat-
to , che gli occorreva per provare il di-
verso uso presso i classici latini del pri-
mo caso de' nomi gentilizii in as. Solito
costume è questo degli antichi gramma-
tici , notato ed ancor con esempi compro-
vato dal dottissimo Perizonio ^fnimadv.
histor. p. 371. Intanto non potrebbe

roi. vii.

sospettarsi, che Catone dopo 1' enume-
razione de' popoli Latini, che avevano
comun dritto sul tempio e '1 sacro recin-
to di Diana Nemorense , narrasse in se-
guito che i Latini destinassero un perso-
naggio di alcuna delle città della lor
confederazione per compiervi le sacre fun-
zioni col titolo di dictator•?

3) Cap. 19. Flist. ^4ug. Scriptt. ioni,
r . p. 174 seg. Hack. Per Latina oppida
Dictator et Aedilis et Duumvir futi.

Non si può certamente trarre da que-
sto luogo di Sparziano , che la dittatura
esercitata dall' imperator Adriano fosse
stata la suprema magistratura , anzi a
parer mio ben chiaro si rileva aver volu-
to il biografo indicare soltanto in gene-
rale ; che Adriano non isdegnò di accet-

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