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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,1.1852

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Avellino, Francesco Maria: Il mito di Talo: memoria; letta alla Reale Accademia Ercolanese nell'anno 1837
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https://doi.org/10.11588/diglit.14101#0117
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MITO DI TALO lo5

stró come potettero i Cretesi dire Talo ( il Sole ), pe' suoi
beneficii naturali della vegetazione e dell' abbondanza, il
custode e guardiano della loro isola, e come a questa idea
de'beneficii potette non essere straniera anche la denomi-
nazione di Gigante. Se non che secondo lo stesso scrittore
questa denominazione di Gigante potrebbe d' altra parte
riferirsi pure agii effetti perniciosi, che il Sole cagiona, in-
dicati da' fatali abbracciamenti a Talo attribuiti : e giugne
qui fino a dire che dovettero i più. vetusti Cretesi nelle
feste estive offerire umani sagrifizii al loro Sole - Moloch -
Talo *). Passa infine il sig. Creuzer a dimostrare colla
solita abbondante erudizione, come malgrado questo, ch'egli
dice più tristo ed infelice senso di Talo, potette egli pur
sublimarsi presso i Cretesi a quello di custode ed ispettore
delle sante leggi di Minosse, attribuitogli dall1 autore del
dialogo che porta il nome di questo legislatore 2).

i

reali. E da veder pure su Giove Ta-
laìos, e sulla significazione solare di Ta-
los il II volume del Iupiter dell'Eme-
ric-David, p. 36o seg.

i) Anche qui additar dobbiamo a'no-
stri lettori come dottissima la nota del
sig. Creuzer ( l. c. p. 3g ), nella quale il-
lustra il riso sardonio, non meno che la
menzione di Talo fatta da Sofocle, delle
quali cose abbiamo sopra ragionato a
pag. 39 seg. Ed anche a pag. 826 del citato
III volume ripete esser Talo conside-
rato da uno de'lati un fenicio Sole-Mo-
loch, cui si fanno sagrifizii umani, ed
uguale in ciò a'Siculi Palici della età
più antica, citando Servio adAeneid. 1.1X

Voi. ir.

v. 584 ed i mitogr. Vatic. 1.1 p. 190 e
t. II p. 45.

2) Symholik t. I p. 37 a 43 della
terza edizione. Nella p. g5 del IH volu-
me dice che le combinazioni della na-
tura collo spirito ( di demiurgo e di
provvidenza) si mostrano chiare partico-
larmente dell' originario Giove Talaios
demone delle leggi de'Cretesi. Il Bòttiger
Kunstmythol. tom.I pag. 378 par che ri-
prenda il eh. cav. Boeckh perchè nella
sua prolusione in Plalonis Minoem
pag. 21 abbia dimenticato di conve-
nientemente estimare ciò che ha di sfor-
zato e di ricercato la spiegazione intorno
a Talo dell'autor del Minosse.

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