l34 QUARANTA
Exrt'kiO'ctJ, jUTi f/.oi (/.iraiticoXta okfì^ai,
Aaiprv) ripcoi Tatyrìiov , tic, o<?i zìv (uv
Mo/p' oXoyi xaAikyvi taytìkiytwz Qocva.<roio
Mti <ris (/.oi zara àn^ov a^aixìt(i)v yi[iiT'n<Tfì,
Aixsv arsp ccrfsipov xai <ra <xo\\<x x^iocrivcraq.
Già il terzo anno si volge, e- or gira il quarto,
Che degli amanti suoi prendesi giuoco :
Tutti di speme, e d'impromesse alletta,
Manda messaggi a tutti, ed altro ha in core.
Quale ancor non pensò novello inganno?
Tela sottile , tela grande , immensa ,
A oprar si mise, e a sè cliiainonne, e disse:
Giovani, amanti miei, tanto vi piaccia,
Poiché già Ulisse tra i defunti scese,
Le mie nozze indugiar, ch'io questo possa
Lugubre ammanto per P eroe Laerte,
Acciò le file inutili io non perda,
Prima fornir , che l'inclemente Parca
Di lunghi sonni apportatrice il colga.
Non vò che alcuna delle Achee mi morda
Se ad uom che tanti avea d' arredi vivo
Fallisse un drappo in cui giacersi estinto.
Chi sia la donna che viene a coronare Archemoro è
difficile a sapere : certo è solo che questo atto appartene-
vi alla madre , o a qualche altro de' parenti, o de* fa-
miliari del defunto x), come coloro che , a creder mio,
1) Iliad. XVI, v. 456. Sofocle, Aicts M«riy. v. 1189.
Exrt'kiO'ctJ, jUTi f/.oi (/.iraiticoXta okfì^ai,
Aaiprv) ripcoi Tatyrìiov , tic, o<?i zìv (uv
Mo/p' oXoyi xaAikyvi taytìkiytwz Qocva.<roio
Mti <ris (/.oi zara àn^ov a^aixìt(i)v yi[iiT'n<Tfì,
Aixsv arsp ccrfsipov xai <ra <xo\\<x x^iocrivcraq.
Già il terzo anno si volge, e- or gira il quarto,
Che degli amanti suoi prendesi giuoco :
Tutti di speme, e d'impromesse alletta,
Manda messaggi a tutti, ed altro ha in core.
Quale ancor non pensò novello inganno?
Tela sottile , tela grande , immensa ,
A oprar si mise, e a sè cliiainonne, e disse:
Giovani, amanti miei, tanto vi piaccia,
Poiché già Ulisse tra i defunti scese,
Le mie nozze indugiar, ch'io questo possa
Lugubre ammanto per P eroe Laerte,
Acciò le file inutili io non perda,
Prima fornir , che l'inclemente Parca
Di lunghi sonni apportatrice il colga.
Non vò che alcuna delle Achee mi morda
Se ad uom che tanti avea d' arredi vivo
Fallisse un drappo in cui giacersi estinto.
Chi sia la donna che viene a coronare Archemoro è
difficile a sapere : certo è solo che questo atto appartene-
vi alla madre , o a qualche altro de' parenti, o de* fa-
miliari del defunto x), come coloro che , a creder mio,
1) Iliad. XVI, v. 456. Sofocle, Aicts M«riy. v. 1189.