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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,1.1852

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Quaranta, Bernardo: I funerali di Archemoro rappresentati sopra un vaso greco di Creta pitturata del R. Museo Borbonico: memoria
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https://doi.org/10.11588/diglit.14101#0170
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l58 QUARANTA '?

E di Giason de' popoli pastore ;

Euneo che, da licor siffatto in fuori,

Misure mille di più poderoso

Dato n' aveva ai due valenti Atridi,

Agamennone e Menelao , da cui

Fosse poscia recato in altra terra :

Che a Lenno appunto i ben chiomati Greci

Ivano a mercar vino altri col rame x)

1) II. VII, v. 464. Questi versi così essere malamente tradotti da'due cele-
da me volgarizzati ebbero la disgrazia di bri poeti. Ecco la versione del Cesaro tti:

Col tuffarsi del sole a fin condotta

Fu la grand' opra. Allor gioiosamente

Volsersi tutti a banchettar , de' buoi

Già scorre il sangue per le tende : appunto

In quell' istante dall' amica Lenno

Venian più navi il caro sen ricolme

Dei tesori di Bacco ; Euneo le manda,

Euneo cui diede Issifile famosa

Al tessalo Giason ; mille trascelti

Di licor prezioso otri capaci

Sono omaggio agli Atridi ; altri sul lido

Sposti e distesi allettano le voglie

De'minor duci e della turba; a prova

Ne fanno acquisto ; e chi li merca e scambia

Con bronzo e chi con ferro , e pelli, o bovi

Pur anche , o schiavi.

Qui crede il Cesarotti, che appunto ncl-
l'istante, che i Greci cenavano fossero
giunte le navi cariche di vino; che di
esso mille otri fossero stali spediti in
dono agli Atridi; e finalmente che il

resto la ciurma si avesse procurato da'
duci con una permutazione di bronzo
ferro ed altro. Se la mia traduzione, che
lio qui recata, non è falsa, come credo
aver dimostrato in una breve disserta-
 
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