172 QUARANTA
ciò, immagini lugubri certamente ci riescono quelle teste
di donne condotte a rilievo sulle anse del nostro vaso. Il
mesto arieggiar di esse, mi fa credere che rappresentino le
telemistrie, <ryiks (itepiai} ciò sono le donne, che non diver-
se dalle romane prefiche, alzavano i lamentosi ululati del-
l' esequie , le donne amiche del pia?ito, QtXodpvivoi yvvai-
xtg di Nonno »), le quali per costume antichissimo inter-
venivano a' funerali, leggendosi in Geremia 2) : Chiamate
delle piagnone, e vengano : e mandate a invitare le più
dotte e si affrettino. E presto intuonino lamentazioni sopra
di noi. Per quanto poi concerne i cigni, de'quali i colli e
le teste formano gli estremi delle mentovate anse, anche ad
essi, o eh' io m' inganno, dovrà attribuirsi un lugubre si-
gnificato. Sappiamo in fatti da Eschilo 3), e da Eliano 4)■
aver gli antichi creduto, che il canto del cigno annunziasse
la sua morte.
Gli altri fiori, che, sotto un meandro sormontato da
vari animali 5), van serpeggiando leggiadramente sul soste-
gno del vaso, partono dalla forcata di una vezzosissi-
ma donna alata, e vi stanno in vece delle anche e
delle gambe 6). Ampissime sono le ali che spiega, e non
è a dire con quanta grazia cerchi dirigerli dall'un de'lati
e dall'altro, a guisa di festoni, colle dilicate sue mani. È
questa una delle Ore, ossia delle due stagioni, che i Greci
chiamarono Thallo, BoìXXoj, compagna di Carpo, Kapaco ;
talché amendue , 1' una preparando i fiori, e l'altra i frutti
1) Lib. IX, v. a93. 5) Vedi la Tavola 111. % 6.
2) IX, 17 c 18. 6) Vedi la Tavola III, fig. 7. Tra
3) Jtgarri. v. 1422. questi animali son notevoli cinque grifoni.
4) H. V. I, 149.
ciò, immagini lugubri certamente ci riescono quelle teste
di donne condotte a rilievo sulle anse del nostro vaso. Il
mesto arieggiar di esse, mi fa credere che rappresentino le
telemistrie, <ryiks (itepiai} ciò sono le donne, che non diver-
se dalle romane prefiche, alzavano i lamentosi ululati del-
l' esequie , le donne amiche del pia?ito, QtXodpvivoi yvvai-
xtg di Nonno »), le quali per costume antichissimo inter-
venivano a' funerali, leggendosi in Geremia 2) : Chiamate
delle piagnone, e vengano : e mandate a invitare le più
dotte e si affrettino. E presto intuonino lamentazioni sopra
di noi. Per quanto poi concerne i cigni, de'quali i colli e
le teste formano gli estremi delle mentovate anse, anche ad
essi, o eh' io m' inganno, dovrà attribuirsi un lugubre si-
gnificato. Sappiamo in fatti da Eschilo 3), e da Eliano 4)■
aver gli antichi creduto, che il canto del cigno annunziasse
la sua morte.
Gli altri fiori, che, sotto un meandro sormontato da
vari animali 5), van serpeggiando leggiadramente sul soste-
gno del vaso, partono dalla forcata di una vezzosissi-
ma donna alata, e vi stanno in vece delle anche e
delle gambe 6). Ampissime sono le ali che spiega, e non
è a dire con quanta grazia cerchi dirigerli dall'un de'lati
e dall'altro, a guisa di festoni, colle dilicate sue mani. È
questa una delle Ore, ossia delle due stagioni, che i Greci
chiamarono Thallo, BoìXXoj, compagna di Carpo, Kapaco ;
talché amendue , 1' una preparando i fiori, e l'altra i frutti
1) Lib. IX, v. a93. 5) Vedi la Tavola 111. % 6.
2) IX, 17 c 18. 6) Vedi la Tavola III, fig. 7. Tra
3) Jtgarri. v. 1422. questi animali son notevoli cinque grifoni.
4) H. V. I, 149.