S0TTERR A NEI ANFITEATRALI 2 17
Dopo le magnifiche Naumachie dei due Flavii, non
troviamo altra chiara menzione di quelle, che sotto l'Im-
peradore Aureliano dopo il suo splendidissimo trionfo , in
cui Roma vide la più possente regina dell'Asia *) menata
in trionfo insieme co'suoi figli. Sequentibus diebus, dice
Vopisco ( in Aurei. ) datae sunt jjopulo voluplates ludo-
rum scenicorum , ludo rum circensium, venalionum , gla-
diatorum , Naumachiae.
Oltre i combattimenti navali , davansi in acqua di-
versi maravigliasi spettacoli. Abbiamo veduto nella inau-
gurazione dell'Anfiteatro Flavio diversi animali mansueti
eseguire in acqua quello stesso , che far soleano in terra.
Altro grazioso spettacolo ci vien pennelleggiato da Mar-
ziale , poeta e spettatore. Un coro di Nereidi , che dise-
gnava le acque anfiteatrali di varie figure. Ora esse dis-
poste in ordine rappresentavano il tridente di Nettuno ,
ora l'ancora dalle curve braccia, ora un remo , ora una
barca : talvolta i due astri benigni ai naviganti, Castore
e Polluce ; e finalmente una larga vela gonfia con seno
trasparente : epigr. 24 Ub. de spect.
)) Lusit Nereidum docilis chorus aequore toto ,
» Et vario faciles ordine pinxit aquas.
)> Fuscina dente minax, nexu fuit anchora curvo:
)> Credidimus remum , credidimusque rateili.
» Et gratum nautis sidus fulgere Laconum ,
)) Lataque perspicuo vela tumere sinu.
» Quis tantas liquidis artes invenit in undis?
» Aut docuit lusus hos Thetis , aut didicit.
») Zenobia regina di Palmira.
j^oi. ir. 28
Dopo le magnifiche Naumachie dei due Flavii, non
troviamo altra chiara menzione di quelle, che sotto l'Im-
peradore Aureliano dopo il suo splendidissimo trionfo , in
cui Roma vide la più possente regina dell'Asia *) menata
in trionfo insieme co'suoi figli. Sequentibus diebus, dice
Vopisco ( in Aurei. ) datae sunt jjopulo voluplates ludo-
rum scenicorum , ludo rum circensium, venalionum , gla-
diatorum , Naumachiae.
Oltre i combattimenti navali , davansi in acqua di-
versi maravigliasi spettacoli. Abbiamo veduto nella inau-
gurazione dell'Anfiteatro Flavio diversi animali mansueti
eseguire in acqua quello stesso , che far soleano in terra.
Altro grazioso spettacolo ci vien pennelleggiato da Mar-
ziale , poeta e spettatore. Un coro di Nereidi , che dise-
gnava le acque anfiteatrali di varie figure. Ora esse dis-
poste in ordine rappresentavano il tridente di Nettuno ,
ora l'ancora dalle curve braccia, ora un remo , ora una
barca : talvolta i due astri benigni ai naviganti, Castore
e Polluce ; e finalmente una larga vela gonfia con seno
trasparente : epigr. 24 Ub. de spect.
)) Lusit Nereidum docilis chorus aequore toto ,
» Et vario faciles ordine pinxit aquas.
)> Fuscina dente minax, nexu fuit anchora curvo:
)> Credidimus remum , credidimusque rateili.
» Et gratum nautis sidus fulgere Laconum ,
)) Lataque perspicuo vela tumere sinu.
» Quis tantas liquidis artes invenit in undis?
» Aut docuit lusus hos Thetis , aut didicit.
») Zenobia regina di Palmira.
j^oi. ir. 28