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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,1.1852

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Rucca, Giacomo: Dell'uso de' sotterranei anfiteatrali: memoria
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https://doi.org/10.11588/diglit.14101#0235
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SOTTERRANEI ANFITEATRALI 2ii5

)) Qualiter in Scythica religatus rupe Prometheus

» Assiduam nimio pectore pavit avem,
» Nuda Caledonio sic viscera praebuit urso

» Non falsa pendens in cruce Laureolus.
» Vivebant laceri membris stillantibus artus,

» Inque omni nusquam corpore corpus crat.
» Vicerat antiquae sceleratus crimina famae.

» In quo, quae fuerat fabula, paena fuit. »

Altro reo, rappresentante Dedalo che spicca il volo
dal Laberinto , o sia dall' Arena che il figurava, cadde per
difetto di ale Dedalee, e fu dilaniato da un orso. JEpigr.
y de Speci.

» Dedale, Lucano cura sic lacereris ab urso,
» Quam cupcres pennas nunc habuisse tuas !

Sotto Settimio Severo si videro spesso ne\Y Are?ia delle
navi , le quali con occulto meccanismo da sè stesse si apri-
vano, ed emesse fuori le bestie tornavano con eguale ar-
tificio invisibile a ricomporsi, o dileguavansi affatto dal
guardo degli spettatori. Di una di queste navi solubili ri-
ferisce Dione ( in Severo ) che disciogliendosi all' impro-
viso con secreto ordigno die fuori tutte in una volta quat-
trocento diverse belve : orsi, leoni, leonesse , pantere ,
struzzoli , onagri ( specie di asini selvatiche ), e bisonti

giocondo spettacolo alla moltitudine , bruciantesi, di (Meo fatto in brani dalle
Sl ideano costretti ad assumere qualche Menadi , ec.
personaggio favoloso, come di Ercole
 
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