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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,1.1852

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Rucca, Giacomo: Dell'uso de' sotterranei anfiteatrali: memoria
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https://doi.org/10.11588/diglit.14101#0237
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SOTTERRANEI ANFITEATRALI 22Ò

Queste memorie, quantunque scarse di numero a
fronte della continua frequenza degli spettacoli, poiché gli
Scrittori della Storia Augusta , facendone menzione, so-
gliono servirsi di vocaboli generici, sono però più che suf-
ficienti a dimostrare, che tutte le macchine, delle quali
facevasi assiduo usò negli spettacoli, sorgeano da sotter-
ranei , e in essi ritornavano.

Fiere.

\J uso però costante e ordinario delle cavità anfitea-
trali è a dirsi quello di tener raccolte e ammassate le fiere
ne7 giorni di spettacolo. Ove si avesse dovuto ragunarle a
vista degli spettatori nell' Arena, attesa la straordinaria
loro quantità di molte centinaja, e più spesso di migliaja,
atteso 1' uso frequente di sbrigliarle tutte simultaneamen-
te , uopo sarebbevi stato di più giorni per riunirle, e
mancato sarebbe il luogo per capire tante gabbie che le
contenevano, giacché orsi, leoni, tigri, e pantere , non
son certo animaletti da guidarsi in branchi a guisa di
agnelli ; e per disfrenarle tutte in una volta , e portar via
le gabbie, sarebbe trascorso tutto il tempo dello spetta-
colo. Infine volendosi introdurre nell' Arena tante gabbie
quante ne bisognavano, dove era più lo spazio per la cac-
cia ; dove per le selve, per le rupi, per le navi, e per

spettacolo , in cui uomini prezzolati
combattevano con le fiere. La selva era
la già detta. U Pancarpo solea darsi

nell'Anfiteatro -, la selva nell'Anfiteatro
e nel Circo. 11 Pancarpo durò sino agli
ultimi lmperadori ; la selva no.

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