33o GA1KUCCI
gliamo come Erodoto non abbia trovato luogo in questa
croDaca , nè Euripide , nè gli altri nobilissimi scrittori di
Tragedie e di Commedie, e sempre più mi confermo nella
opinione che il Cronista siasi voluto qui fare uno specchietto
di sue letture, e non iscrivere una piena ed ordinata nar-
razion di fatti. Nel che non coglie neppur la lode di epi-
tomatore, avendo sì stranamente confusi gli avvenimenti e
le persone.
L. 28, 529. Pone qui la presa di Roma al 365 cioè un
anno dopo dell' era Varroniaua , ( V. il Borghesi Framm.
di fasti capitolini p. 176. ) se dobbiamo supporre che
scrivesse realmente all'anno terzo di Tiberio, siccome par-
mi provarsi dall' epoca della dittatoria di Siila.
Della paleografia del monumento*
Il carattere è generalmente della forma quadrata senza
che vi si adoperi il sigma lunato , o 1' omega di forma
corsiva , invalso già nelle scritture private prima dei tempi
di Claudio. Qualche singolarità di forme ha origine dalla
strettezza delio spazio e dalla piccolezza delle linee, onde
ove si è voluto scrivere con più diligenza, le lettere si veg-
gono regolarmente formate. Così il K si trova di buona ed
intera forma, e se ne veggono qua e (à alcune imperfette nel-
le quali la lineuccia, che dovrebbe partir dal eentro della
verticale obliquamente in giù , invece apparisce or collo-
cata quasi orizzontale, òr a traverso, o obbliqua, sempre
però nascendo dalla superior linea ancor essa orizzontale. Il
cerchio della <P non si chiude, ma è aperto a destra così
V
gliamo come Erodoto non abbia trovato luogo in questa
croDaca , nè Euripide , nè gli altri nobilissimi scrittori di
Tragedie e di Commedie, e sempre più mi confermo nella
opinione che il Cronista siasi voluto qui fare uno specchietto
di sue letture, e non iscrivere una piena ed ordinata nar-
razion di fatti. Nel che non coglie neppur la lode di epi-
tomatore, avendo sì stranamente confusi gli avvenimenti e
le persone.
L. 28, 529. Pone qui la presa di Roma al 365 cioè un
anno dopo dell' era Varroniaua , ( V. il Borghesi Framm.
di fasti capitolini p. 176. ) se dobbiamo supporre che
scrivesse realmente all'anno terzo di Tiberio, siccome par-
mi provarsi dall' epoca della dittatoria di Siila.
Della paleografia del monumento*
Il carattere è generalmente della forma quadrata senza
che vi si adoperi il sigma lunato , o 1' omega di forma
corsiva , invalso già nelle scritture private prima dei tempi
di Claudio. Qualche singolarità di forme ha origine dalla
strettezza delio spazio e dalla piccolezza delle linee, onde
ove si è voluto scrivere con più diligenza, le lettere si veg-
gono regolarmente formate. Così il K si trova di buona ed
intera forma, e se ne veggono qua e (à alcune imperfette nel-
le quali la lineuccia, che dovrebbe partir dal eentro della
verticale obliquamente in giù , invece apparisce or collo-
cata quasi orizzontale, òr a traverso, o obbliqua, sempre
però nascendo dalla superior linea ancor essa orizzontale. Il
cerchio della <P non si chiude, ma è aperto a destra così
V