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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,2.1852

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Rucca, Giacomo: Interpretazione di un luogo di Strabone: memoria
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https://doi.org/10.11588/diglit.14102#0033
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di Pozzuoli: ~Ey.ii yxp aXkn tfotes yinvcti (]), tttwéxo^ùiKfOfuvav
fi<xoÈt\éi<t)Y, aXkcov irti aXkòts , 8X ikurrav <rns Auaiapx,iccg.
Anche un cieco vede qui che nuova città e altra città.,
Ma vrokis e akXn tfoXig , sono patentemente sinonime, e
contengon la formola di una espression comunissima a
tutti, quando a significare un grande aggregato di palagi
nobili suol dirsi : questa è una nuova città. Allorché dun-
que dal medesimo autore nell' intervallo di poche linee
abbiamo senza nome proprio una città o nuova od altra
che egli la si chiami, e 1' abbiamo nel medesimo luogo ,
in Baja, conviene abbia dato bando ad ogni barlume di
criterio chi tuttavia si ostina a volerla intendere per la
nostra Napoli.

Simile per appunto egli sarebbe a colui, che andasse
ricercando parimente in Baja una città denominata la
Piccola Roma, sol perchè lesse in Cicerone liabuimus
in Cumano quasi pusillam Romani (m) ; o pure volesse
riconoscere nella spiaggia tra Baja e Pozzuoli due regni
di queir Oratore, dal perchè avendo questi ceduta la sua
villa al Lucrino , e ritiratosi per pochi dì nella Pompe-
jana scrive ad Attico ( lib. 14. epìst. 16. ) Post in haec
Puteolana et Cumana regna renavigaro. La Piccola Ro-
ma di Tullio, e la Nuova Citta di Strabone, quanto
vere per la realtà e grandiosità degli edificii, tanto sono
ideali e fantastiche per il nome. Nè alcun nome cer-
carono già di dare i lodati autori a quel magnificen-
tissinio quadro , che rappresentar doveva allo sguardo dello

(1) Ms5. yiyirt\Tou.

(m) Cic. lib. 5. epist. 2. ad Alt.
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