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huic antiqua consuetudine putaverit convenire, ut per
fossas viae ducantur. Noi abbiam riportato per intero la
versione latina dello Xilandro, ricevuta dal Casaubono ,
perchè i leggitori tutto quanto veggono il luogo di Strabc-
]ie , e come quelle difficoltà comincino là dove trattasi del
Lucrino. Adunque a chiarir le parole del Geografo, con-
verrà primamente determinare in qual modo l'Averno faccia
una penisola della terra, che va fino a Miseno, ed inda-
gare quale sia stato il cunicolo che da quel loco giungeva
a Cuina , quale in fine l'istmo pel quale cotesta penisola
a legarsi colla terra veniva. E diremo, che il cennato istmo
sia quello spazio appunto di pochi stadii, che, a comin-
ciar dall' Avcrno, passa in linea retta dinanzi al Monte
Nuovo , e va infino alla sponda orientale del Lucrino ;
tal che se dal lato occidentale dell'Averno istesso suppor-
rai una fossa con acqua che arrivi a Cuma ed al mare
ad essa vicino, chiaramente ti si parerà dinanzi la peni-
sola di Strabone legata al continente dalla sola terra che
s: intrammette fra 1' Averho e la spiaggia costeggiarne il
Lucrino. Di questa fossa dopo tante catastrofi nulla ri-
mane oggidì , ma non per questo negare la dovremo. Le
multiplici vicende, cui queste contrade sono state soggette,
in ispezialità le volcaniche, ne hanno cangiato in mille guise
l'aspetto. E veramente di tanti luoghi descritti dal Paoli ve-
stigio più non rimane ; e pure sussistevano non ancor fa
cento anni. Ed ai tempi di Narsete, la fossa o grotta che par-
liamo , vedevasi ancora, narrando Agazia nel primo , che
in eo flexu Collis ( con che congiungevasi Cuma assediata
da Narsete ) qui orienti obvertitur , speluncam est recle
huic antiqua consuetudine putaverit convenire, ut per
fossas viae ducantur. Noi abbiam riportato per intero la
versione latina dello Xilandro, ricevuta dal Casaubono ,
perchè i leggitori tutto quanto veggono il luogo di Strabc-
]ie , e come quelle difficoltà comincino là dove trattasi del
Lucrino. Adunque a chiarir le parole del Geografo, con-
verrà primamente determinare in qual modo l'Averno faccia
una penisola della terra, che va fino a Miseno, ed inda-
gare quale sia stato il cunicolo che da quel loco giungeva
a Cuina , quale in fine l'istmo pel quale cotesta penisola
a legarsi colla terra veniva. E diremo, che il cennato istmo
sia quello spazio appunto di pochi stadii, che, a comin-
ciar dall' Avcrno, passa in linea retta dinanzi al Monte
Nuovo , e va infino alla sponda orientale del Lucrino ;
tal che se dal lato occidentale dell'Averno istesso suppor-
rai una fossa con acqua che arrivi a Cuma ed al mare
ad essa vicino, chiaramente ti si parerà dinanzi la peni-
sola di Strabone legata al continente dalla sola terra che
s: intrammette fra 1' Averho e la spiaggia costeggiarne il
Lucrino. Di questa fossa dopo tante catastrofi nulla ri-
mane oggidì , ma non per questo negare la dovremo. Le
multiplici vicende, cui queste contrade sono state soggette,
in ispezialità le volcaniche, ne hanno cangiato in mille guise
l'aspetto. E veramente di tanti luoghi descritti dal Paoli ve-
stigio più non rimane ; e pure sussistevano non ancor fa
cento anni. Ed ai tempi di Narsete, la fossa o grotta che par-
liamo , vedevasi ancora, narrando Agazia nel primo , che
in eo flexu Collis ( con che congiungevasi Cuma assediata
da Narsete ) qui orienti obvertitur , speluncam est recle