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imdique et valde cava......Sic Sybillam vixisse aiunt.
Suic speluncae par quidem incumbebat moenium. Ed
ecco la vera grotta della Sibilla , e non già quella che og-
gidì per tale comunemente si . addita. Dove noteremo che
il cunicolo condotto dall' A verno a Clima , fu opera di
Cocceio, come attesta il medesimo Strabone, da cui ìbwpvlè
vvrwo(ios vien chiamata, parola che tutti gì'interpetri vol-
tarono cunicolo, ma che meglio trasporterebbesi in fossa
profonda, scrivendo Polluce : E'Xxos vrovoy-ov 6 fìocùog txu xai
xoXftoos. JJicesi ulcere iponomo quel che è profondo ed ha
seni 1). Ed aggiungeremo, aver dovuto essere un emis-
sario da Agrippa comandato per dare scolo all' A verno e
rendere salubri quei luoghi -, siccome per lo scopo istesso
avea recisa la vicina selva , e parecchi edilìzi edificato-
vi. Ascoltiamo Servio2): Sic lacus ante sylvarum den-
sitaie sic ambiebatur ut exhalans inde per angustias
aquae sulphureae odor gravissimus, supervolantes aves
necaret, linde et dvernus dictus est, quasi Aopvog, quairi
rem Augustus Caesar intelligens, deieclis sylvis, ex pe-
stile nlibus amoena reddidit loca.
Ed eccoci ad altre parole di Strabone, delle prime assai
più ingarbugliate, e disperate dai comentatori, le quali, insie-
me colle prime, suonan così.. .Nuvì Ss rt\g ptYÙXns rr,? orepj <ro
Aopvov xotfticrns v<xo Aypixtfa., <r<wv di xMPi(t)V x.urotx.odofiriùivtrwv,
aro tov Aopvov huipvyog bveovopov vy^iurfit ^XPl Kv^ri?
asfOLi/cr* vcwa tty<zrt[ y.vùoq ' <rov Kaxjcn'iov <rov Troincravrog <rinv
duopvya. ixuvnv t£ x.oli t<xi Nsav <xo\iv ìx. Aixouotpxfècs W\ raig Bx-
'izig, itfa.xo'kovéricravrot vrajg <r&» *ipi twv Kfyfitptit>9 apruog X«#-
i) Lib. X, 4- 46. 2) Ad Aeneid. Lib. Ili, v. 443.
imdique et valde cava......Sic Sybillam vixisse aiunt.
Suic speluncae par quidem incumbebat moenium. Ed
ecco la vera grotta della Sibilla , e non già quella che og-
gidì per tale comunemente si . addita. Dove noteremo che
il cunicolo condotto dall' A verno a Clima , fu opera di
Cocceio, come attesta il medesimo Strabone, da cui ìbwpvlè
vvrwo(ios vien chiamata, parola che tutti gì'interpetri vol-
tarono cunicolo, ma che meglio trasporterebbesi in fossa
profonda, scrivendo Polluce : E'Xxos vrovoy-ov 6 fìocùog txu xai
xoXftoos. JJicesi ulcere iponomo quel che è profondo ed ha
seni 1). Ed aggiungeremo, aver dovuto essere un emis-
sario da Agrippa comandato per dare scolo all' A verno e
rendere salubri quei luoghi -, siccome per lo scopo istesso
avea recisa la vicina selva , e parecchi edilìzi edificato-
vi. Ascoltiamo Servio2): Sic lacus ante sylvarum den-
sitaie sic ambiebatur ut exhalans inde per angustias
aquae sulphureae odor gravissimus, supervolantes aves
necaret, linde et dvernus dictus est, quasi Aopvog, quairi
rem Augustus Caesar intelligens, deieclis sylvis, ex pe-
stile nlibus amoena reddidit loca.
Ed eccoci ad altre parole di Strabone, delle prime assai
più ingarbugliate, e disperate dai comentatori, le quali, insie-
me colle prime, suonan così.. .Nuvì Ss rt\g ptYÙXns rr,? orepj <ro
Aopvov xotfticrns v<xo Aypixtfa., <r<wv di xMPi(t)V x.urotx.odofiriùivtrwv,
aro tov Aopvov huipvyog bveovopov vy^iurfit ^XPl Kv^ri?
asfOLi/cr* vcwa tty<zrt[ y.vùoq ' <rov Kaxjcn'iov <rov Troincravrog <rinv
duopvya. ixuvnv t£ x.oli t<xi Nsav <xo\iv ìx. Aixouotpxfècs W\ raig Bx-
'izig, itfa.xo'kovéricravrot vrajg <r&» *ipi twv Kfyfitptit>9 apruog X«#-
i) Lib. X, 4- 46. 2) Ad Aeneid. Lib. Ili, v. 443.