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gli edifizì che in quei dintorni si elevavano, non diversa-
mente da quel che si vedeva in Pozzuoli, celebrata da lui
pochi versi innanzi, ipial arsenale de'Cumei, qual colonia
dedottavi da'Romani, che di Dicearchia in Puteoli\sL tra-
mutarono , e qual emporio vastissimo da essere salutata
piccola Delo.
Ecco intanto come dimostrare il brutto e grossolano
errore de' moltissimi, che l'ixn a Baia riferito vorrebbero
e non a Napoli. Al dire di Strabone le acque termali di
Napoli non eran da meno delle Baiane per le qualità lo-
ro, ma soltanto perla copia ; conciossiachè non bastavano
alla moltitudine, perchè questa era tale ? che i sontuosi
edifizì da essa abitati, e che ad un tempo vi si costrui-
vano ? prendevan V aspetto di una come dir città. Dove
era dunque quest'altra città? Al certo dove sorgevano gli
edilìzi. E dove eran, di grazia, questi edilìzi ? Là indubitata-
mente dove abitava la moltitudine. Perchè il yap dopo Yixu
la moltitudine cogli edifizì congiunge. Ma la moltitudine,
ossia il tX^ùu, è governato dal Xutfontvag. Però quando il
\iirfo[isvas è indivisibile dalYixfioXag xai xara(rxivag Xofrpwv;
quando queste parole son rette evidentemente dall' h%£» ;
quando YixH 11011 Puo affalo ad altra parola riferirsi che
a NsacroX;?; è necessità, che Xhx.ii alla sola Napoli accenni
insieme con tutte le parole che nel luogo di Strabone gli
vengono appresso. Al profferirsi dunque di questo avverbio
preso nel suo vero senso, spariscono gli edilìzi di Baia ,
e con lo sparir di essi disparisce pure la sognata città ,
la no. tfoXig, la Napoli baiana, non altrimenti che gli aerei
castelli de'romanzieri. Per le quali tutte cose vengonsi ad
gli edifizì che in quei dintorni si elevavano, non diversa-
mente da quel che si vedeva in Pozzuoli, celebrata da lui
pochi versi innanzi, ipial arsenale de'Cumei, qual colonia
dedottavi da'Romani, che di Dicearchia in Puteoli\sL tra-
mutarono , e qual emporio vastissimo da essere salutata
piccola Delo.
Ecco intanto come dimostrare il brutto e grossolano
errore de' moltissimi, che l'ixn a Baia riferito vorrebbero
e non a Napoli. Al dire di Strabone le acque termali di
Napoli non eran da meno delle Baiane per le qualità lo-
ro, ma soltanto perla copia ; conciossiachè non bastavano
alla moltitudine, perchè questa era tale ? che i sontuosi
edifizì da essa abitati, e che ad un tempo vi si costrui-
vano ? prendevan V aspetto di una come dir città. Dove
era dunque quest'altra città? Al certo dove sorgevano gli
edilìzi. E dove eran, di grazia, questi edilìzi ? Là indubitata-
mente dove abitava la moltitudine. Perchè il yap dopo Yixu
la moltitudine cogli edifizì congiunge. Ma la moltitudine,
ossia il tX^ùu, è governato dal Xutfontvag. Però quando il
\iirfo[isvas è indivisibile dalYixfioXag xai xara(rxivag Xofrpwv;
quando queste parole son rette evidentemente dall' h%£» ;
quando YixH 11011 Puo affalo ad altra parola riferirsi che
a NsacroX;?; è necessità, che Xhx.ii alla sola Napoli accenni
insieme con tutte le parole che nel luogo di Strabone gli
vengono appresso. Al profferirsi dunque di questo avverbio
preso nel suo vero senso, spariscono gli edilìzi di Baia ,
e con lo sparir di essi disparisce pure la sognata città ,
la no. tfoXig, la Napoli baiana, non altrimenti che gli aerei
castelli de'romanzieri. Per le quali tutte cose vengonsi ad